La presenza delle Figlie del Divino Zelo nel Kerala

Apostolato


La città della prima Missione

         KOCHI- COCHIN è una sonnolenta città por­tuale dove i Portoghesi stabilirono i loro com­merci nel XVI secolo fino a quando vennero cac­ciati dagli Olandesi nel XVII secolo, a loro volta messi da parte dagli Inglesi nel XVIII secolo. Fort Cochin è una zona di strette vie e vecchi edifici; Jew Town, il più antico ghetto ebreo dell'Asia si trova in questo labirinto. Secoli fa vivevano qui un migliaio di ebrei; ora molte case sono negozi di antiquariato (soprattutto per acquistare mobili coloniali), ma rimane importante per il commercio di spezie. Si possono visi­tare la sinagoga del XVI secolo, i cui soffitti e muri bianchi contrastano con le lampade ad olio decorate e le mat­tonelle cinesi bianche e blu del pavi­mento; il Palazzo Olandese sempre del XVI secolo, con la Sala dell'inco­ronazione dei Maharajah e pitture murali; la zona più moderna, Ernakulam, centro di tutte le attività commerciali.

 

Arrivo delle prime suore

Il 5 marzo 1989, per la prima volta tre FDZ approdano in India. Insieme a Madre Ambrosina Misuraca (consigliera generale), giungono Suor M. Eudosia Saieva (IT) e Suor M. Sheilah Gomez (Ph), che compongono le fondamenta della prima Missione in Terre indiane.

Seguiamo il loro racconto che come loro stesso ci dicono è stato faticoso ma pieno di sorprese.

 

Testimonianza delle prime suore Figlie del Divino Zelo in India

“Partendo da Roma  la sera del 4 marzo, con meraviglia abbiamo trovato in aereo le hostess vestite con sahari indiano. Siamo arrivate in aereo a New Delhi, il giorno 5 e poi di seguito, con lo scalo fino a Bombay. Arrivate, ad aspettarci in questa città c’era un suora indiana delle Luigine, Suor Emanuela che ci ha aiutate nello spostamento dall’aeroporto internazionale al nazionale di Bombay.

Intorno alle 13:30 orario indiano, siamo arrivate alla nostra destinazione, la città di Cochin, dove sono venuti ad accoglierci i fratelli rogazionisti, Padre Armone e Padre Vito Lipari, lì già da qualche tempo per fondare la loro prima missione, insieme Suor Flavia delle suore di Santa Maria di Leuca, poiché proprio queste suore ci hanno ospitate nela loro casa nei nostri primi giorni in India”.

“Il 17 marzo, vigilia della festa liturgica di San Giuseppe, ci siamo trasferite in una villetta, offerta temporaneamente a titolo gratuito dal Sig. Xayler Parakkal al seguente indirizzo: Kanyoor P.O. 683575 – Via Kalady  Ernakulam – Dt Kerala – S. India.

“Nella mattina del giorno 18 ci siamo recate alla S.Messa delle ore 7, la chiesa parrocchiale era gremita di gente che quasi non ci poteva inginocchiare. Tanta religiosità ci ha colpite!

Il 21 Aprile poi, accompagnate da un interprete per la lingua Malayalam, abbiamo partecipato nella parrocchia Sant’Anna, all’incontro vocazionale della Diocesi di Kattapuram. Quattro giorni dopo, il 25 aprile ci siamo recate invece presso l’Arcivescovo, per confermare la nostra adesione al Rito Latino e proprio lui ci ha spiegato che dal quel momento in poi, le nostre attività parrocchiali e vocazionali dovevano essere in quel rito. 

Il 7 maggio invece siamo state invitate ad una festa nella nuova casa della famiglia Parakkal, qui abbiamo mangiato per la prima volta il cibo indiano e secondo i loro usi, cioè prendendo il cibo con le mani.

Infine il giorno 9 ci siamo recate finalmente a Cochin… Qui, con grande sorpresa, abbiamo visto la Chiesa di Sant’Antonio gremita di una moltitudine in attesa della benedizione. Vi erano alcuni malati di lebbra, altri attendevano dopo la messa la distribuzione di una ciotola di riso con un pò di cocco come se fosse il pane. Per nostra sorpresa e ammirazione la devozione a Sant’Antonio, nostro patrono è tanto radicata in India, tra cattolici e non cattolici!”.

La preoccupazione maggiore era però dover andare, ogni tre mesi, in commissariato per il visto, domandandosi sempre: chissà, sarà stato rinnovato oppue no!?”.

Gli stranieri in India hanno diritto a rimanere (non essendo studenti o professori), solo per un massimo di tre mesi rinnovabili o meno e così tante consorelle sono state in missione in India sostituendosi vicendevolmente.

“Dopo tre mesi, il 4 giugno alle ore 17:45, con grande gioia abbiamo ricevuto la visita della Madre Generale, Madre M. Cuoreina Raffa e Suor Concetta Virzì, venuta per unirsi al gruppo delle tre prime consorelle e rafforzando così il nucleo della nascente comunità.”

“Il giorno 25 giugno 1989 ci siamo trasferite in affitto nella casa della Diocesi, con il beneplacito di Mons. Cornelius Eranjikal, Arcivescovo di Cochin per il Rito Latino, che sarà sempre il nostro grande amico”. Il giorno 30 giugno arrivano le prime tre ragazze per i mesi di esperienza e discernimento vocazionale”.

“E dopo quattro lunghi anni, il 30 aprile del 1993 abbiamo finalmente inaugurato la nostra casa, nella zona di Chalikkavattan = luogo del fango (poiché nel passato questa era una zona paludosa ed adibita a risaia).

 

            Con lo nuova casa ci siamo immerse nel lavoro parrocchiale, nella catechesi per i bam­bini e i giovani, e vedendo le necessità dell'am­biente abbiamo anche aperto una scuola dell'Infanzia. Con grande impegno è stata por­tata avanti Ia Pastorale Vocazionale e la Formazione alla vita religiosa. Oggi abbiamo in questo posto un laboratorio d'informatica e uno di taglio e cucito, con l'apposito sistema di micro-credito, in favore dello sviluppo delle giovani e delle donne in difficoltà.

 

“Il 6 Maggio 2003, con l'aumento delle suore indiane, abbiamo aperto anche una casa con Scuola dell'infanzia e attività parrocchiale nel comune di Edavanakad – Cochin - Diocesi di Varapuzha - Parrocchia St. Ambrogio.”

 

“Il 12 Aprile 2004, vi è stata l'apertura della Comunità Parrocchiale e l'insediamento e coordinamento nella scuola dell'Infanzia ed ele­mentare a Vellarada - Diocesi di Neyyattinkara - Parrocchia Infant Jesus Church - Triruvananthapuram. In questo luogo il I Giugno 2006, è stato aperto l'ambulatorio sanitario e l'8 settembre 2007, in occasione del 125° delle opere sociali delle Figlie del Divino Zelo anche il reparto accoglienza per le bambi­ne della zona, con disagio familiare.”

 

“Il 5 Luglio 1005, è stata inaugurata la Casa Noviziato "Villa Nazarena", che tiene anche l'attività parrocchiale e casa di accoglienza per bambini orfani, poveri o disagi familiari, nel Comune di Mala – Sampaloor – Distretto di Thrissur – Diocesi di Kottapuram – Parrocchia San Francisco Xavier’ S Church.”

 

L'incontro con la popolazione locale -prime impressioni:

1.  L80% della popolazione locale è conside­rata media per gli standard sociali locali; il 20% è poverissima; solamente una o due famiglie sono ricche.

2.  Le diverse religioni non sembrano creare tensioni; i tre gruppi principali infatti colla­borano tra di loro.

3. Molti giovani finita la scuola dell'obbligo restano a casa e pochissimi proseguono fino al biennio superiore.

4.  I giovani mancano d'iniziativa e organiz­zazione.

5.  Nella nostra zona non ci sono scuole a suf­ficienza, né servizi sanitari.

6.  Molte ragazze non possono sposarsi per mancanza di dote.

7.  Le donne hanno bisogno di prendere coscienza della loro dignità, del loro ruolo nella famiglia, nella      società, nella chiesa; esse sono adagiate e non sfidano le tradi­zioni culturali e familiari.

 

Attualmentequesta missione è formata daquattrocomunità e coordinata da unaDelegatapersonale della Madre Generale,Madre Maria Gesulmina Micali. Nonostantetuttele difficoltà iniziali, questa missione èstatabenedetta dal Signore con il dono delle vocazioni, che oggi formano una schieradi 61 suore.

             

 

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