La Vita Religiosa è piena di sorprese e queste quelle che è capitato a me quando mi è stato chiesto di lasciare per la prima volta la bella Italia e partire per la lontana Australia e poi finire nelle Filippine, India, Corea ed Indonesia. Ho nutrito per lungo tempo il desiderio di andare in missioni per far conoscere a tanti l’importanza e l’urgenza del Rogate.
Il 31 Gennaio del 1996 inaspettatamente la carissima Madre Generale Madre Longina Casale mi chiama da Oria per partire per l’Australia. Potete immaginare la mia gioia di essere scelta fra tante consorelle di iniziare un cammino missionario, costatando che il mio sogno stava diventando una realtà. Ero giovanissima, d’età e di vita religiosa dopo due anni di voti perpetui. Piena di vita e d’entusiasmo di dare la vita per il Cristo del Rogate.
Avevo l’idea che per essere missionaria bisognava essere un buon predicatore per parlare di Gesù e del suo vangelo, ma quando mi sono ritrovata nella realtà della vita ordinaria dell’Australia non era come lo pensavo. A poco a poco ho imparato che la vita missionaria è basata sulla testimonianza dell’amore di Dio, della sua misericordia e sul perdono. In altre parole inculturarsi.
Attraverso gli anni ho capito d’essere l’operaia di Dio non è facile; ci vuole buona volontà, coraggio, rinnunciazione di se stessa e un cuore pieno d’amore e perdono. Anche ho imparato tante cose dagli altri , era un’esperienza di dare e ricevere (reciprocale) con fede e amore; non è facile…in tante circostanze lo spirito di Rogate ha aiutato a me per affrontare tutto come una sfida in questo campo di missione, come Padre Annibale disse : “La fede e l'amore di Cristo mi hanno dato la forza per continuare la mia opera di carità con i poveri, altrimenti mi annoierei”.
Ho avuto l’esperienza di vedere con gioia che ci sono tante ragazze chi sono innamorato di carisma e missione di promozione umana delle nostre consorelle specialmente in India, Indonesia, e in Philippines. In Cebu- Philippines ho avuto la grazia di lavorare come animatrice vocazionale in quale ho avuto la possibilità di incontrare tanti giovani e studenti con chi ho comunicato di Dio, la bellezza e sfida di vita religiosa.
Auguro che tanti giovani avranno il coraggio di dire “SI” alla chiamata del Padrone della messe . Giovani, vieni e vedere la bontà di Dio: Lui vuole vostre mani, i cuori e mente per arrivare tutto il mondo e per testimoniare il messaggio di vangelo. Non avere la paura, Dio ha promesso la vita eterna per chi lasciano tutto e tutti per regno di Dio . Ha passato 50 anni che ho lasciato la mia famiglia e sono entrata nelle Figlie del Divino Zelo Sono felice e pieno di zelo per lavorare per regno di Dio.
Venite di affrontare le sfide di vita religiosa!
Sr. M. Floriana Lapolla, FDZ
In Inglese . . .
Religious Life is full of surprises and that is what happened to me when I was called to leave for the first time, my own native land and go to Mission. My dream, since I was a novice, was to be a missionary to bring the charism of Rogate and let others know of the need for good workers in God’s vineyards. One day, unexpectedly this my dream became true… I was in tears when I received the Crucifix, ready to go as missionary. Since then, forty years had passed! I have been in Australia, India, Philippines, Korea and Indonesia.
At first I thought that being a missionary would mean to be a good preacher going around to talk about Jesus and his kingdom, but then, once there I realised that was not the exact idea of evangelization... I learned by experience that a missionary preaches primarily with his/her own life by witnessing God’s love, mercy, understanding and forgiveness. In other words, just be with them, adopting the simplicity of their life, sharing their poverty, listening their problems. I found out that to do Gods’ work is not so easy; it requires strong will, courage, self denial and a heart full of love and forgiveness. By working with them along these many years I learned a lot, it’s matter of giving and receiving with faith and love; not always easy... I was challenged in many circumstances. Only the spirit of Rogate kept me going on in this ministry, as St. Annibale would say: “The faith and the love of Christ gave me the strength to go on my charitable work with the poor, otherwise I would get bored”.
After living in a first world country for many years the impact of the reality of poverty and the life of the poor was a tremendous shock. As a Sister I tried to adjust to their life and be able to appreciate the struggles of their daily grind. I then witnessed with much joy, especially in India, Indonesia and the Philippines, seeing many young ladies joining the Congregation attracted by the Charism and mission of human promotion of the Daughters of Divine Zeal. In Cebu-Philippines, I had a very interesting and unique experience as a Vocation Promoter, hard at the beginning, but later very re warding. Visayas and Mindanao, meeting young student girls and talking to them about God and the beauty and challenges of the religious life. Wishing that many young and not so young girls would have the courage to answer YES to the call of the Lord of the Harvest and fulfilling Jesus’ command to pray for good laborers (cf Mt .9:37-38; Lk.10:2).
Youth, come and see the goodness of the Lord: HE needs your hands, your heart, and mind to reach out through all the earth and bring the Good News. Don’t be afraid, to leave what you have because you will find more of what you left behind. God promised that any one who leave mother, father, sisters and brothers for His name’s sake will have hundred fold and eternal life. And you, wish to risk all? You will not regret it, I can assure you, you won’t. It is more then 50 years since I left my family and joined the Daughters of Divine Zeal. I am still happy and ull of zeal to work for the glory of God. Come and experience the challenges of religious life!