Polizzina del 1 gennaio
La “Polizzina”, “pratico strumento spirituale” proviene originariamente dalla mente creativa di S. Alfonso Maria de’ Liguori ed è stato susseguentemente ripreso e rilanciato da Sant’Annibale Maria Di Francia
Voi avete raccolto
dalla bocca adorabile di Gesù Cristo e dal suo Divino Cuore quella Divina
parola, nella quale si contiene il segreto della salvezza delle anime e della
sanabilità delle nazioni: Pregate il Padrone della messa, perché mandi
operai nella sua messe. Quella parola era lì, nel libro del Santo Vangelo
registrata da due evangelisti.
Migliaia di ordini
e congregazioni religiose hanno depredato santamente quel libro divino,
prendendo a norma della loro istituzione chi un versetto chi un altro..., ma
come se Gesù Signore nostro vi avesse posto sopra la sua mano divina, per
nascondere quella sublima parola, quel divino comando, nessuno lo notò, finché
alle più misere delle sue creature l'adorabile Redentore la scoperse, l'additò,
la introdusse nelle vostre orecchie, la stampò nei vostri cuori, la sciolse
sulle vostre labbra la collocò sui vostri petti insieme al suo Cuore
ferito e fiammeggiante.
Approfittate di
tanta ineffabile predilezione! Usate incessantemente questo mezzo,
sollevate supplichevoli le vostre mani al cielo e gemete perché i cieli si
aprano e piovano i giusti e la terra germogli i salvatori. Sventolate
dunque questo sacro vessillo, e quanto più questa preghiera comandata da nostro
Signore Gesù Cristo, conservata per i tempi nostri e a voi affidata,
s'innalzerà al gran Padrone della mistica messe, tanto più si moltiplicheranno
sulla terra i buoni evangelici operai e la mistica messe delle anime sarà
salva. Sublime, divina missione sia dunque questa, che vi è stata data dal
libero Distributore dei suoi Doni. Essa vi attirerà le benedizioni di Dio
e degli uomini, se vi sarete fedeli.
Voi vi chiamate le
Figlie del Divino Zelo e portate sul petto l'emblema del Divin Cuore, con
quelle evangeliche parole: "Rogate ergo Dominus messis, ut mittat
operarios in messem suam." Sia il vostro nome, sia il sacro motto
evangelico vi obbligano a zelare con tutte le forze, ed anche con il sacrificio
della vostra vita, gli interessi del Cuore adorabile di Gesù, e tutto quanto
riguarda la sua gloria e il bene delle anime.
Voi siete chiamate
agli uffici di Marta e di Maria, dacché avete fatto una professione di quello
zelo divino che fece esclamare al nostro Signore Gesù Cristo:
"Zelus Domus
tuae commedit me"(SI 68,10): lo zelo della tua casa mi ha
divorato.
Ciò posto voi non
dovete attendere alla vostra sola salvezza: il mondo è pieno di anime che
vanno perdute, strappatene quante potete, quante vi è possibile all'eterna
rovina. Raccogliete le orfane abbandonate, istruitele, educatele,
alimentatele. Ogni anima di queste che voi salvate sarà germe di salute
eterna per molte altre anime nell'avvenire, e tutte accresceranno la corona
della vostra gloria del cielo. Ma per tutte le anime che non potete
salvare con l'opera vostra, abbiate un desiderio , una fame e una sete continua
della loro salvezza.
Non siate
indifferenti alla perdita di una sola anima, perché un'anima sola costa tutto
il sangue di Gesù Cristo e gli è preziosa come tutte le anime assieme unite.
(Padre Annibale,
Discorso S. Giuseppe, 1908)