Curia - Professionale Perpetua

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6 dicembre 2007


Roma (Curia Generalizia) – 6 dicembre 2007

 

Nella Cappella della Casa Generalizia,

Suor M. Veneranda e Suor M. Giuseppina Pompilio

hanno vissuto momenti intensi di grazia

e di gioia con la Professione Religiosa dei Voti Perpetui.

 

 


 Testimonianze 

 

 In questo evento così importante mi sono lasciata coinvolgere dagli stessi sentimenti del salmista espressi nel Salmo 92, 1-6.13.

Proprio perché Dio mi ama, e mi ama così, sono stata sfidata e interpellata nella mia libertà: sono stata chiamata cioè a rispondere all’AMORE con AMORE!

È in questa risposta che sta tutto il senso radicale e originale della mia Professione Religiosa dei Voti Perpetui.

Il Signore mi chiede un coinvolgimento totale, che comporta l’abbandono di ogni cosa (cfr. Mt. 19,27), per vivere in intimità con Lui e seguirLo dovunque Egli vada.

Sono erede di una grande missione, con un cuore ricco di compassione per la messe abbandonata già matura, chiamata proprio per il carisma che noi Figlie del Divino Zelo portiamo nel tessuto del nostro essere, che in forza del IV voto costituisce il nostro DNA spirituale e trae la sua linfa vitale nell’esperienza tutta intima e personale dell’incontro con Cristo Sposo (M. Diodata doc. n. 4)

Ringrazio con infinita riconoscenza Madre Diodata che con materna attenzione spirituale mi ha condotta fino alla Professione Perpetua, Madre Adelinda che è stata sempre presente nei momenti più “forti” della mia vita, Suor M. Gilda Lo Conti che ha ripercorso accanto a me il cammino spirituale con intelligenza e saggezza.

 

Suor M. Giuseppina Pompilio

 

 

“Grandi cose ha fatto in me l’onnipotente e santo è il suo nome”.

Sono contenta di condividere con voi la gioia che mi ha accompagnata al mio Si definitivo al Padrone della messe. Come preparazione avevo preso questo proposito: fare un’esperienza molto forte con il Signore nella preghiera di ogni giorno, cioè lasciarmi toccare e plasmare dall’amore trinitario, e questo è stato per me un tempo di grazia e di crescita spirituale.

Quando il giorno della festa si avvicinava sentivo dentro di me una grande gioia, la serenità di essere amata e chiamata senza nessun merito da parte mia, solo la generosità più grande del Signore. Quando sono andata per fare gli esercizi spirituali come preparazione, la prima parola che mi ha colpito è stata “Ti farò mia sposa; ti farò mia sposa nella giustizia  e nel diritto e tu conoscerai il Signore”. Ho meditato e contemplato a lungo questa parola, mi riempiva di gratitudine verso il Signore e nello stesso modo è rimasta per me un mistero da scoprire, giorno dopo giorno, fino all’ultimo giorno della mia vita. Chi può spiegare  come una creatura diventa sposa del suo creatore? Davvero grandi sono le opere del Signore!!! Finalmente il giorno più bello della mia vita è arrivato, la mattina ero tanto emozionata, però non vedevo l’ora  di andare incontro allo sposo per pronunciare il mio Si. Mentre il coro cantava “Figlia mia cara ascoltami” dando inizio alla celebrazione ho sentito tutto l’amore di Dio per me e veramente mi sono sentita amata personalmente, ero la persona più felice del mondo, spiegarlo è difficile perché è una gioia spirituale.

Nelle persone che mi circondavano ho sentito il calore  del suo amore, Gesù ha preso la mia mano stringendola al suo cuore, mi ha detto “Tu sei mia per sempre”. Sono riconoscente della grazia ricevuta, con la Vergine Maria ho cantato il Magnificat perché il Signore ha guardato con bontà all’umile sua serva per sempre.

Canterò le meraviglie del Signore. Ringrazio di cuore la mia famiglia Religiosa che ha camminato con me nei momenti buoni e in quelli difficili, mi sono sentita sostenuta nella preghiera da quando ero piccola, è così ho preparato il terreno dove il seme della vocazione ha dato il suo frutto, secondo il disegno di Colui che ci ama da sempre.

Manda, Signore, apostoli santi nella tua chiesa.

 

Suor M. Veneranda Munganyinka 

 

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