15 gennaio - ancora Dott.ssa B.Costacurta

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A seguito del discorso sulla preghiera nel giorno di ieri, oggi la prof.ssa Costacurta ha presentato come modello della missione il profeta Elia, la cui figura è missione, ma una missione difficile, egli deve fare un cammino per poter crescere nel suo rapporto con Dio. Nel fare riferimento al  nostro carisma dice che la preghiera del Rogate chiede inviati, chiede operai mandati per salvare la messe abbandonata. Come Elia è mandato a lavorare per il popolo che non sia disperso, anche noi siamo chiamate a lavorare per la messe, per il regno di Dio; chiamate a testimoniare che solo il Signore è il Dio della salvezza e della vita, a condizione che superiamo il sincretismo tra Dio e i vari Baal della nostra esistenza.

 

Maria di Magdala, donna inviata ad annunziare la risurrezione di Cristo, accoglie la missione, ha avuto la capacità di vedere la realtà oltre le apparenze, ha fatto un salto di qualità, ha riconosciuto il Risorto “ha visto il Signore”. Anche noi dobbiamo metterci in relazione con il Cristo Risorto secondo le caratteristiche proprie dello zelo, facendoci chiamare per nome dal  Signore sia per la nostra personale vocazione, sia per la nostra comunitaria vocazione che è quella del nostro nome “Figlie del Divino Zelo”.

 

 

 

Le partecipanti alla scuola per formatrici posano con la Dottoressa Bruna Costacurta che ha guidato le due giornate.

dal Brasile e dalla Bolivia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

dalla Corea del Sud (sinistra), dalla Espagna (destra)

 

dall'Albania, Italia e Rwanda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

dal Cameroun (sopra),  dall'India (destra)

 

 

dalle Filippine e Indonesia

 

 

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