La vita in missione ......
“Il Signore è buono e grande nell’amore”, ed è proprio questo amore di Dio per me che mi sostiene continuamente nel cammino della vita. La rassicurazione che Gesù ha dato ai suoi discepoli “Non abbiate paura, sono sempre con voi” è una parola che dà molto coraggio.
Nelle difficoltà, nella tempesta e nel buio, la parola del Signore diventa “la luce che illumina il sentiero, la via per camminare senza tornare indietro, la lampada che indica la strada.
Prima di partire per il Cameroun mia madre mi ha detto: “Ti dò tutta la mia benedizione, e prego che tu sia una suora buona e santa nella missione dove vai; hai scelto di seguire il Signore, ora devi essere felice e gioiosa in quello che sei e in quello che fai". Sono parole umane che mi sostengono certo, con me ci sono tutte le altre sorelle nella Delegazione. In questi mesi di permanenza in Cameroun, ho sentito la nostalgia della vita familiare lasciata. Qualche volta ho avuto la sensazione di non essere utile in questa missione. Quanti sogni si fanno insieme alla comunità di Edea per la missione in Elogbatindi, sogni che speriamo diventino realtà soprattutto quando si finirà la nostra casa. Come è difficile quando non si sa la lingua, ci si sforza ma umanamente ci si stanca. Il cammino fatto negli anni in formazione mi ha insegnato a essere paziente con me stessa, ad accettare i miei limiti a dare solo quello che posso con serenità e generosità, a essere fedele, a non contare su cose fatte ma piuttosto sull’essere. Ricordo quello che Padre Joy, SJ mi ha detto, e cioè che per qualche mese il solo buon apostolato è di dare un bel sorriso.
Vedendo la messe, qui c’è molto lavoro. Per ora come comunità di due persone, si fa catechesi, preghiera ogni giorno con i giovani e bambini, da poco anche con il gruppo di mamme che hanno chiesto di avere anche un giorno per loro per pregare per le vocazioni. Che bello vedere questa gente: adulti e bambini che gridano insieme con noi “Manda o Signore...” perché la messe è molta ma gli operai sono pochi”.
Mi ricorda molto la vita del Padre Fondatore, il suo primo lavoro con i bambini di Avignone.
La nostra vita è molto semplice, ci sono molte povertà intorno, ma anche ricchezza della natura, solo che come tanti altri paesi sono nelle mani degli stranieri “the conquerors”. Le culture che si devono rispettare e non che la “mia” o la “nostra” è più bella.
Si imparano tante cose qui in missione, si diventa più semplici nei pensieri e anche nel modo di fare. Si vive senza ricercare nulla. Questa esperienza di vita mi porta a benedire il Signore, perché Lui è sempre con me nella vita quotidiana. Nella gioia e nel dolore, sia benedetto il Signore. Per questa missione in Cameroun, insieme a me, benedite il Signore!
Suor M. Corazon Angayon, fdz