13 dicembre 2023
Suor M. Anna Rosa Inello
Suor M. Anna Rosa nacque a Messina il01 giugno 1939 e ricevette il battesimo il 17 giugno 1939; entrò in Istituto a Messina C.M. all’età di 25 anni il 17 marzo 1964, fu ammessa al postulato il 28 marzo 1964 e in Noviziato il 07 ottobre 1964, professò a Roma il 07 ottobre 1966 nelle mani di Madre M. Longina Casale, ed emise la professione perpetua il 26 settembre 1971, a Messina C.M. nelle mani di Madre M. Serafica Di Canio.
Visse nelle
comunità di Borgo alla Collina, Padova, Roma, Montepulciano Stazione, Taormina,
Scicli,Novara di Sicilia, Taormina, Villaggio Annunziata.
Il desiderio, mai spento, di vivere una vita
più radicale e di dedicarsi nella solitudine
ad una vita più intensa di preghiera, la
spinse per ben due volte a chiedere il passaggio dal nostro Istituto alla
clausura. Dimorò per cinque anni, dal 1983
al 1988, presso il monastero di Montevergine delle Clarisse a Messina; rientrò in
Istituto presso il Santuario della
Madonna della Guardia, dove rimase circa due anni. In seguito,chiese ai
superiori, per una seconda volta, di andare in clausura, ad Alessandria della
Rocca/AG. Qui visse due anni, dal 1990 al 1992, fino a quando rientrò
definitivamente in Congregazione, nella comunità di Villaggio Annunziata (ME),
dove concluse la sua vita terrena.
Suor M. Anna
Rosa,finalmente, in monastero aveva raggiunto la sua pace interiore;se non che
il 3 giugno 1992 fa pervenire una lettera alla Madre generale del tempo,
scrivendole: … ho il dovere di informarla … sono affetta da Polisclerosi …
Sono serena, l’ho accolta come dalle mani di Dio, come mezzo di purificazione
personale, per la conversione dei peccatori.
In una
successivamissiva scriveva: Il padre Assistente mi ha reso noto il motivo
della dimissione dalle clarisse; mi ha riferito anche la Sua disposizione
nell’accettarmi. Non trovo parole per ringraziarla di tanta bontà e carità
usatami nel voler raccogliere “questi rottami” … Non mi resta che mettermi
davanti a Dio e accettare quanto disporrà attraverso i superiori… Tutto quello
che il Signore vuole, lo compie a salvezza dell’uomo. Ed io piego le mie
ginocchia davanti a Lui e sto in silenzio in segno di adorazione.
Suor M. Anna Rosa dimostrò ogni giorno che la sua vita era nelle
mani di Dio, e ben consapevole che doveva metterla fisicamente nelle mani delle
consorelle e delle laiche che le stanno vicino esi prendono cura di lei in
tutti i bisogni di prima necessità: l’aiutanoa mangiare, la lavano, le cambianola
posizione nel letto durante la notte. La sclerosi multipla l’ha costretta
progressivamente all’immobilità completa e, nonostante ciò, poteva ancora
parlare, pregare e amare.
Il Rogate fu la
luce del suo cammino dovunque: da esso attingeva forza nella fragilità
dell’essere e fiducia nella bontà di Dio. Nell’intima unione con Dio, come
aveva appreso dall’esperienza claustrale, viveva il Rogate soprattutto nella dimensione contemplativa, implorando dal
Padrone della Messe gli apostoli del Vangelo e i missionari adgentes.
Dopo tanti anni di sofferenza affrontati col sorriso, vogliamo immaginarla
serena e luminosa anche nel momento in cui abbandonava la vita terrena per
essere accolta dal Padre.
Ringraziamo di cuore il Signore per il dono di questa sorella che, nella semplicità del quotidiano, ha largamente seminato il bene. Egli l’accolga nella sua Misericordia e le doni di vivere già da ora nel suo Amore senza confini.
Ringrazio Madre M.Loretta, le consorelle della comunità e il personale infermieristico per le premure e le attenzioni con cui sono state vicine a Suor M. Anna Rosa nel tempo della malattia e nel passaggio a nuova vita, mentre invito tutta la nostra Famiglia Religiosa a elevare i dovuti suffragi per la nostra carissima consorella.
Madre Maria Eli Milanez
Superiora generale