Luglio 2016
"Dio ricco di Misericordia. Noi ricchi di grazia. Chicchi di Misericordia."
È il tema di questa esperienza vissuta per 10 giorni in Albania, da alcuni giovani accompagnati da alcuni Padri rogazionisti, suore Figlie del Divino Zelo, Lavr e Seminaristi rcj.
In questi giorni abbiamo ascoltato la Parola di Dio abbondantemente, lasciandoci illuminare da alcuni testimoni della misericordia come Sant' Annibale, San Giovanni Maria Vianney, San Leopoldo Mandick e S. Pio da Pietralcina.
Grazie alla loro testimonianza di vita ci hanno coinvolto facendoci riflettere su una domanda "Come possiamo essere anche noi, nel nostro piccolo, chicchi di misericordia?"
Saremo chicchi di misericordia se avremo vissuto l'esperienza di essere appartenenti alla spiga-chiesa che nasce da un chicco ricco di misericordia infinita Cristo Gesù, che solo morendo ha portato frutto.
In questi giorni di grazia abbiamo davvero sperimentato nelle varie difficoltà personale e non, come essere chicchi di un unica chiesa fondata dal Signore della messe, attraverso incontri formativi, la preghiera del mattino, la celebrazione eucaristica tutti i giorni, la celebrazione della riconciliazione, i vari momenti di preghiera alla sera, l'adorazione eucaristica, che poi a loro volta ci hanno caricato per così donare e soprattutto ricevere amore, semplicità di vita nelle diverse relazioni intessute nei vari villaggi, dove abbiamo incontrato ragazzi e ragazze dai 6 ai 20 anni, e visitato anche alcune famiglie povere di tutto, dal vestiario alle cure mediche.
Noi pensavamo di dover donare chissà che cosa, preparati o no, ma alla fine della missione ci siamo trovati con un sacco di chicchi di misericordia vissuti con amore e pace.
Cosa raccontarvi ancora, l'esperienza di missione più che raccontata va vissuta in pienezza con la consapevolezza che lì oltre i nostri confini c'è una porzione di messe che attende la gioia della misericordia e della fraternità insegnataci da nostro Signore Gesù ricco di Compassione.
Ai giovani che hanno partecipato quest'anno, rivolgo il mio ringraziamento per esserci, e l'augurio che porgo a loro e a ciascun giovane è di non temere di rischiare la loro vita oltre il proprio divano. Come ci ha detto papa Francesco nella GMG di Cracovia, dobbiamo indossare scarpe, anzi scarponcini per uscire e camminare verso la messe bisognosa di compassione, che è la misericordia che hanno provato in prima persona S. Annibale, la Venerabile Madre Nazarena Majone e tanti altri santi. Siate giovani coraggiosi, fidatevi del Signore, perchè Lui continuamente vi sfida perchè si fida di ciascuno, si fida del bene di cui siete capaci di essere e di fare ora e sempre.
Manda, Signore, Apostoli Santi nella Tua Chiesa.... manda me!