29 nov. 2014 - 2 feb. 2016
«La vita consacrata si pone nel cuore stesso della Chiesa come elemento decisivo per la sua missione, giacché ‘esprime l’intima natura della vocazione cristiana’ e la tensione di tutta la Chiesa-Sposa verso l’unione con l’unico Sposo». (Vita Consecrata 3)
«Le persone consacrate sono segno di Dio nei diversi ambienti di vita, sono lievito per la crescita di una società più giusta e fraterna, sono profezia di condivisione con i piccoli e i poveri. Così intesa e vissuta, la vita consacrata ci appare proprio come essa è realmente: è un dono di Dio, un dono di Dio alla Chiesa, un dono di Dio al suo Popolo! Ogni persona consacrata è un dono per il Popolo di Dio in cammino». (Papa Francesco)
F.D.Z. (Anno Mariano)
Messaggi:
- Preghiera della Chiesa per la Vita Consacrata
Lettere circolari:
Altri:
Sussidi - Liturgia della Parola:
-Ave, Vergine Consacrata a Dio
-Ave, Madre e Regina della Pace
-Ave, Donna dell Alleanza Nuova
-Ave, Madre dell’unità e della speranza
-Ave, regina e Madre del Rogate
«Le persone consacrate sono segno di Dio nei diversi ambienti di vita, sono lievito per la crescita di una società più giusta e fraterna, sono profezia di condivisione con i piccoli e i poveri. Così intesa e vissuta, la vita consacrata ci appare proprio come essa è realmente: è un dono di Dio, un dono di Dio alla Chiesa, un dono di Dio al suo Popolo! Ogni persona consacrata è un dono per il Popolo di Dio in cammino». (Papa Francesco)
«Voi vi chiamate le Figlie del divino zelo, e portate sul petto l’emblema del divin Cuore, con quelle evangeliche parole: Rogate ergo Dominum messis, ut mittat operarios in messem suam. Sia il vostro nome, sia il sacro motto evangelico vi obbligano a zelare con tutte le forze, ed anche col sacrificio della vostra vita, gl’interessi del Cuore adorabile di Gesù, e tutto quanto riguarda la sua gloria e il bene delle anime. Voi siete chiamate agli uffici di Marta e di Maria, dacché avete fatto una professione di quello zelo divino, che fece esclamare al nostro Signore Gesù Cristo: lo zelo della tua casa mi ha divorato (Sal 68, 10) ». (Sant’annibale M. Di Francia)