Giornata Missionaria 2012

Apostolato

Un luogo d'incontro per tutti - Butare Rwanda


 

 Carissime Consorelle ed Amici,

            innalziamo un inno di lode e di ringraziamento al Signore per tutti coloro cha hanno accolto l’appello della Giornata Missionaria 2011 del nostro Istituto, per sostenere il Progetto “A favore della Vita che nasce”, in Silang (Filippine).    Grazie a tutti!

            In questo nuovo anno, continueremo a percorrere la strada della solidarietà per essere vicini ai nostri fratelli e sorelle che sono in situazione di bisogno e donare loro un po’ del nostro amore.

            La Giornata Missionaria 2012 sarà a favore della nostra missione i Rwanda (Africa Centrale). Insieme desideriamo realizzare il sogno della comunità di Butare; avere un Sala poliva valente, che possa essere “Un luogo d’incontro per tutti”!

            Padre Annibale scriveva: “Evangelizzare i poveri senza aiutarli a uscire dalla povertà significa fare un lavoro a metà.”

            La compassione e la fraterna condivisione è la grande missione dei cristiani di oggi. Dobbiamo avere cuore e mente aperti per accogliere come accolse Gesù, come accolse Sant’Annibale.

            Considerando la situazione del mondo di oggi e volgendo lo sguardo alle diverse realtà in cui ci troviamo: missioni, opere sociali, Case di accoglienza, Scuole, Centri di sanità, Parrocchie e ogni altro luogo dove ci sono persone, viene alla mente quello che ha scritto un autore. “Tutti noi cittadini del mondo ci troviamo su una stessa barca e con un unico destino”. Non ha senso alcuno, quindi pensare di poter costruire il proprio domani senza tener conto delle necessità degli altri popoli perché in ogni persona esiste lo stesso bisogno di amicizia, di speranza e di senso della vita.

            Uniti come Famiglia del Rogate, imploriamo l’intercessione di Sant’Annibale e di Madre Nazarena, per essere luminosi strumenti di fraternità.

            Un fraterno abbraccio.

Suor M. Inez Rosso  (Responsabile – Settore Missionario FDZ)

 

 

Progetto  2012:

  Un luogo d’incontro per tutti

Sala  Polivalente

Butare - Rwanda

 

CONTESTO SOCIALE:  La comunità delle Figlie del Divino Zelo in Butare è nata con l’obiettivo di ricevere e formare le giovani che manifestano interesse per la vita religiosa e conseguente preparazione professionale delle giovani suore.

Lungo il corso degli anni di presenza e missione delle Figlie del Divino Zelo nel luogo, esse hanno preso coscienza delle necessità della comunità locale.

Questa consapevolezza le ha portate a rispondere in modo concreto ai tanti bisogni della comunità locale, cercando aiuti nei modi più differenti:

-          realizzazione di mini- progetti,

-          adozioni a distanza dei bambini,

-          progetto per famiglie autonome, con la collaborazione di persone amiche e associazioni quali “Komera Rwanda” e “Amici di Texo”.

Constatando che una delle maggiori difficoltà incontrate e che va affrontata con urgenza è il dilemma della disoccupazione giovanile, della promozione della donna e la situazione della famiglia, si è pensato di costruire una

                                                         SALA POLIVALENTE

con annesso un Centro artigianale, come punto di partenza per affrontare i tanti problemi.

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO

·           Offrire corsi di varia tipologia a giovani, donne e famiglie.

·           Promuovere incontri di formazione umana e cristiana.

·           Favorire la convivenza e la collaborazione fraterna.

·           Formare e sostenere ragazze e giovani mamme.

·           Favorire la preparazione in arti e mestieri.

 

La Sala polivalente sarà anzitutto un punto di aggregazione e di valorizzazione delle potenzialità dei giovani di Butare e d’intorni con un programma di sviluppo per la gente del luogo, che permetterà, principalmente alle donne e ai giovani disoccupati e in difficoltà, di imparare una professione, in modo da divenire una risorsa economica per la propria famiglia. L’apprendimento delle diverse arti e mestieri, in particolare per le ragazze del taglio e cucito e i corsi di alfabetizzazione offriranno strumenti di apprendimento utili per costruire un futuro migliore, attraverso la promozione del lavoro.

Questa sala sarà inoltre un Centro di formazione e accompagnamento per le giovani mamme, molto spesso sfiduciate e stanche per il gravare sulle loro spalle del peso  della famiglia e del sostentamento dei figli.

 

MATERIALE

ü  TAVOLI e SEDIE

ü  ARMADI

ü  FERRI DA STIRO e  TAVOLE

ü  MACCHINE DA CUCIRE

ü  STOFFE, FILO

ü  FORBICI e METRO

ü  QUADERNI, PENNE, MATITE, RIGHE

ü  LAVAGNE

ü  COMPUTER

ü  TELEVISORE

ü  LETTORE DVD

ü  PROIETTORE

 

 

LA REALTA’ DEL RWANDA DI OGGI:

 

Numerosi sono i problemi che la società ruandese deve fronteggiare, dovuti soprattutto ai danni gravissimi provocati dalla recente guerra. Tutto ciò ha comportato serie difficoltà soprattutto per  bambini e  ragazzi che vivono  in strada, molto spesso orfani e che cercano di sopravvivere dedicandosi per lo più a piccole attività economiche. Proprio perché nati e cresciuti con un simile carico negativo, i ragazzi ruandesi serbano un passato molto pesante.

Nonostante ciò in quasi tutti c'e' un'estrema volontà di vivere e guardare con speranza al futuro. Si aiutano tra loro, studiano, sorridono, fanno sport e credono fermamente in Dio.

Anche per le donne ruandesi la situazione non è migliore; esse sono in numero doppio rispetto agli uomini, più di un terzo delle famiglie quindi è rimasto sotto l’unica guida di donne.

Ancora oggi per una donna è molto difficile poter esprimere il suo pensiero in pubblico, specialmente alla presenza di uomini e molte sono analfabete. Ne consegue quindi che il loro ruolo è spesso messo in secondo piano, riducendone la possibilità di entrare a far parte attiva della società in cui essa vive.

Ma in questi anni il Rwanda ha lavorato guardando al futuro. Il  paese  è passato  dalle tradizioni che vietavano alle donne la proprietà della terra, delle mucche, della casa, anche di un semplice conto in banca, alle leggi che impongono il 30 per cento di rappresentanza femminile in ogni organismo pubblico. Attualmente ad esempio una donna può ereditare ed avere sue proprietà e  ci sono più donne in Parlamento del Rwanda di qualsiasi altro paese del mondo.

Grazie al loro coraggio e alle loro enormi risorse umane, esse stanno  guidando l’economia, lavorando per la ricostruzione di villaggi, nelle industrie, o come autisti di camion e taxi, ma stanno anche riempiendo i ranghi del governo.

Il futuro quindi punta sulla tenacia femminile! La donna deve essere un attore chiave nella vita di ogni ruandese, deve essere preso in considerazione qualsiasi suo aspetto. Valutandola come persona e riconoscendone i suoi valori possiamo far si che essa acquisti  un giusto posto nel tessuto sociale.

 

LE FIGLIE DEL DIVINO ZELO IN RWANDA

Nell’ormai lontano 1989 il Consiglio Generale delle Figlie del Divino Zelo, guidato da Madre M. Cuoreina Raffa dava origine ad una prima missione in terra africana.  Il 6 gennaio 1990 viene fondata la missione di Gatare che si arricchirà nel tempo di un centro per la salute, di una scuola materna, di una scuola di alfabetizzazione per adulti, atelieur e di numerose altre attività.

 Il 7 gennaio 1997 le FDZ fondano anche la comunità di Butare (seconda città del Rwanda), nella quale le suore lavorano alla catechesi e alla pastorale vocazionale e giovanile, dedicando particolare attenzione alla promozione umana e sociale della donna.

 

UBUNTU

Un antropologo in Africa  studiava gli usi e i costumi della tribù Ubuntu. Finito il suo lavoro, aspettava l’auto che lo avrebbe portato all’aeroporto per tornare casa. Aveva molto tempo ma egli non voleva catechizzare i membri della tribù, così propose un gioco per i bambini, che pensava potesse essere inoffensivo.

Comprò in città del dolce e delle golosità, mise tutto in un cesto molto bello e pose tutto sotto un albero. Poi chiamò i bambini stabilendo che quando egli avrebbe detto “via”, essi sarebbero dovuti arrivare vicino al cesto e chi sarebbe arrivato per primo, avrebbe preso tutti i dolci che erano dentro il cesto.

I bambini si posizionarono nella linea di divisione che egli disegnò e aspettarono il segnale stabilito. Quando egli disse “via”, immediatamente tutti i bambini si presero per mano e correndo andarono nella direzione dell’albero con il cesto. Arrivati lì cominciarono a distribuire i dolci tra di loro e a mangiare felici.

L’antropologo andò loro incontro e domandò perché essi si era uniti se uno solo avrebbe potuto avere tutto quello che c’era nel cesto e così gustare molti più dolci.

Essi semplicemente risposero: “Ubuntu, zio! Come uno di noi, avrebbe potuto essere felice se tutti gli altri erano tristi?”.

Egli rimase stupito. Per mesi e mesi aveva lavorato per questo, studiando la tribù e non aveva capito davvero l’essenza di quel popolo. Se avesse capito infatti mai avrebbe proposto una competizione!

Ubuntu significa: “Sono quello che sono, perché siamo tutti noi!”

Osserva il particolare: perché SIAMO, non per quel che abbiamo…

UBUNTU per lei!

 

RWANDA

 

Il RWANDA è un paese che per le sue caratteristiche non può che essere definito splendido. Esso è uno stato dell'Africa centro-orientale, con capitale Kigali, che confina a ovest con la Repubblica Democratica del Congo, a nord con l'Uganda, a est con la Tanzania e a sud con il Burundi. Per la sua posizione geografica offre panorami fantastici e ospitalità ad alcuni tra gli ultimi gorilla di montagna rimasti. Proprio per questa sua particolare conformazione geografica e' quindi chiamato anche il Paese dalle mille colline.

 

GEOGRAFIA

Il territorio infatti è prevalentemente montuoso (l'altitudine media è di 1700 m s.l.m.). La principale catena è quella dei monti Virunga (altezza media 2700 m), situati nel nordovest del Paese, a cui appartiene la vetta più alta (Karisimbi 4507 m) e dove sono presenti diversi vulcani attivi. Essa inoltre fa da spartiacque fra i bacini dei due maggiori fiumi dell'area, il Nilo e il Congo. La zona più pianeggiante è quella orientale, caratterizzata da numerosi laghi e acquitrini paludosi. Il Rwanda è attraversato da numerosi fiumi a carattere stagionale, la cui portata d'acqua dipende dalle piogge; il più importante è il Kagera mentre il lago più esteso è il Kivu (2650 km², 1459 m s.l.m.).

 

CLIMA

Il Rwanda si trova nella fascia equatoriale, ma grazie alla sua altitudine, presenta un clima temperato, considerato fra i più salubri dell'intero continente africano. La temperatura media è di 20 °C. Le precipitazioni non sono molto abbondanti concentrate in due stagioni delle piogge (marzo-maggio e ottobre-dicembre) mentre occasionalmente si assiste a periodi di siccità.

 

POPOLAZIONE/LINGUE/RELIGIONI

I popoli che tradizionalmente abitavano nel territorio dell’attuale Rwanda e dei suoi paesi confinanti dell’Africa equatoriale hanno un’origine comune.

Il Rwanda, a causa del clima salubre, presenta un’alta densità di popolazione  che dall’ultimo censimento risulta essere 11,370,425  abitanti, specialmente nelle alte terre vicino alla catena montuosa occidentale dove vi sono essenzialmente villaggi  di capanne. 

Le lingue ufficiali della Repubblica sono il kinyarwanda, l'inglese e il francese.

Le religioni più diffuse sono il Cristianesimo (74%), l'Animismo (25%) e l'Islam (1%). È da sottolineare in particolare che la Chiesa cattolica nel paese è nata nel febbraio del 1890, quando tre Padri missionari, entrarono per la prima volta in Rwanda.

A fianco dei cattolici troviamo però anche altre confessioni cristiane, quali la chiesa episcopale, la chiesa battista e la chiesa pentecostale.

 

ORDINAMENTO DELLO STATO

L'organizzazione in province del Rwanda è stata ampiamente riformata nel 2006, quando il paese venne  diviso in cinque province (intara), a loro volta suddivise in 30 distretti.

La nuova bandiera, adottata nel 2001, presenta tre bande orizzontali di colore azzurro, giallo e verde, rispettivamente simbolo della pace, della crescita economica e della prosperità, con un sole giallo a 24 raggi posto a destra nella fascia azzurra.

 

SITUAZIONE SANITARIA

La popolazione è difesa naturalmente da alcune malattie, tuttavia sussistono altri problemi sanitari quali la bassa speranza di vita; l'elevata mortalità infantile; la scarsità d'acqua;  la diffusione di malaria e AIDS.

POLITICA ED ECONOMIA

Il Rwanda è una repubblica presidenziale; il Presidente, eletto a suffragio universale diretto, resta in carica per cinque anni. 

Il Rwanda è uno tra gli Stati poveri del mondo, ancora nettamente dipendente dagli stati esteri.

La base economica del Paese è costituita dall'agricoltura di piantagione, che occupa la maggior parte della forza lavoro, il cui settore ha uno sviluppo molto lento a causa dell'arretratezza delle strutture. Le produzioni peraltro sono insufficienti al fabbisogno della popolazione.

Sono coltivati per il mercato interno la manioca, la patata, il sorgo, il mais e prodotti agricoli come i legumi mentre per l'esportazione sono coltivati il caffè, il tè, il tabacco, le arachidi, la soia e altre piante per l'estrazione di oli. La coltivazione del riso e della canna da zucchero ha dato risultati insoddisfacenti.

I boschi e le foreste invece sono poco sfruttati e coprono il 21% del territorio. L'allevamento (soprattutto bovini e caprini) è favorito dai vasti spazi a prateria e a savana, da un adeguato livello di precipitazioni e da una limitata diffusione delle mosche tse-tse. Esso è tuttavia limitato dalla mancanza di spazi, di acqua, di mangimi di qualità e di servizi veterinari adeguati a fronteggiare le cicliche epidemie.

La pesca è un'attività di modesta importanza, praticata soprattutto nel Lago Kivu, ma limitata dal depauperamento dei banchi di pesci.

Il settore estrattivo è in sviluppo sin dal periodo della dominazione belga e riguarda la cassiterite (da cui si estrae poi lo stagno), il tungsteno, la columbite, la tantalite, l'oro, il berillio e il gas naturale.

Il commercio interno è poco sviluppato a causa della povertà della popolazione mentre il commercio con l'estero è più ricco a causa delle importazioni.

Scarsa è la diffusione delle tecnologie delle telecomunicazioni (ogni mille abitanti si contano in media 2,8 telefoni, 13,6 cellulari, 76 radio e 0,1 Internet host ).

Durante il primo mandato del presidente Kagame, le condizioni economiche e sociali sono notevolmente migliorate.  Il reddito pro capite è raddoppiato tra il 2000 e il 2008; l'aspettativa di vita è aumentata, e quasi la metà dei bambini del paese arrivano a completare la scuola primaria, rispetto al 20% pre-Kagame.

 

AMBIENTE

A causa dell'intenso sfruttamento agricolo la flora e l'ambiente naturale del Rwanda sono stati sostituiti, in gran parte del paese da abitazioni e zone coltivate. Rimangono comunque aree di savana erbacea mentre a nord del paese, sui versanti dei monti Virunga, si trovano foreste pluviali (eucalipti, acacie e palme).

Due sono i maggiori parchi nazionali del Paese, tra cui il  parco nazionale dell’Akagera (elefanti, ippopotami, coccodrilli, leopardi e antilopi). Presso i Monti Virunga si trovano ancora i rarissimi gorilla di montagna a rischio d'estinzione. Altra area di notevole interesse naturalistico e ambientale è quella della foresta equatoriale di Niungwe posta nel sud del Paese, la  meglio conservata di tutta l'Africa Centrale. La foresta, che raggiunge l'altitudine massima di circa 3000 m s.l.m. presenta un particolare interesse faunistico per la presenza di nutrite colonie di scimpanzé e di Colobi dell'Angola.

 

GASTRONOMIA

La gastronomia ruandese è una delle più ricche della sua zona: abbiamo i Imiteja (piselli) i quali sono la base di molti piatti locali, insieme alla soia e al riso (Umuceri). Durante la colazione o il pasto del mattino è abitudine mangiare Ikijumba (patata dolce) con Ikivuguto (.yogurth). Molto usate sono le radici di Cassava (Manihot esculenta) che sono la base di molte ricette.  Insieme alla farina forma l'ubugali. Ogni paese africano ha il suo "ubugali" differente; le persone mangiano l'ubugali con tutto (carne, piselli ecc.). Un altro ingrediente base della cucina ruandese è la banana, chiamata Ibitoki, solitamente viene cucinata insieme alle noccioline americane; la banana è utilizzata anche per la produzione di "Urwagwa", una bevanda alcolica chiamata appunto "birra di banana". L'Ubuki (miele ruandese) è tra i più pregiati e famosi dell'Africa; non solo è utilizzato per la preparazione dell'Urwagwa, ma anche come medicina tradizionale per la cura di numerose malattie.

 

 

 

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