Le F.D.Z. in Korea - Un pò di storia

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L’apertura della missione nelle Filippine, avvenuta nel mese di ottobre del 1978, segnò per la nostra Famiglia religiosa l’ingresso nel grande continente asiatico. Alcuni anni dopo, in preparazione al centenario di fondazione dell’Istituto, le consorelle della comunità di Marikina - Manila, animate da zelo missionario, avvertirono il desiderio di allargare gli orizzonti della nostra presenza in Asia. Nel 1983, comunicarono alla Madre M. Cuoreina Raffa, Superiora generale, la possibilità di espandere la Congregazione e, quindi, il Rogate, in Korea, nazione vicina alle Filippine, molto diversa, però, per lingua e tradizioni. La certezza che i tempi erano maturi, stimolava e animava le Consorelle ad affrontare le prevedibili difficoltà che si sarebbero incontrate, soprattutto quelle della lingua.

Il 18 febbraio 1984, Madre M. Cuoreina diede il suo consenso: suor M. Giuseppina Prinzi e suor M. Daniela Pilotto sarebbero andate in missione per un mese a Seoul, ospiti delle Suore Pie Discepole. Da questo sì della Madre generale e dallo zelo apostolico delle Sorelle cominciò l’avventura che avrebbe portato il “vessillo del Rogate” in terra koreana. Il 3 marzo 1984 la Comunità di Marikina e le Aspiranti andarono ad Antipolo in pellegrinaggio per implorare dalla Madonna la benedizione per il viaggio delle consorelle.

Il 6 marzo 1984 suor M. Giuseppina e suor M. Daniela partirono per Seoul. Ad attenderle all’aeroporto c’erano le Suore Pie Discepole che le avrebbero ospitate nella loro casa e anche aiutate a prendere i primi contatti per svolgere la promozione vocazionale. Furono giorni ricchi di incontri, di ricerca e di ascolto dello Spirito. Importante e decisivo fu l’incontro con il Cardinale Stephen Kim che le incoraggiò a studiare la lingua koreana e che, solo successivamente, si poteva pensare  ad una presenza stabile della nostra Congregazione in Korea.

L’8 aprile 1984 rientrarono a Marikina portando le domande di ammissione di tre giovani e la domanda di un giovane koreano che desiderava far parte della Congregazione dei Padri Rogazionisti. Il 7 agosto, la Superiora della casa di Marikina, Madre M. Ermenegilda Lo Conti, si recò a Seoul per incontrare le ragazze che avevano mostrato interesse per la vita religiosa e comunicò loro che avrebbero fatto la formazione a Roma. Con l’aiuto di padre Rocco Cipollone, sacerdote italiano missionario in Korea, si allargava la cerchia delle giovani interessate al discernimento vocazionale.

Un anno dopo, il 7 marzo 1985, suor M. Daniela e suor M. Giuseppina tornarono in Korea per riprendere il lavoro di animazione vocazionale e per avviare la pratica dei passaporti delle ragazze koreane che dovevano partire per Roma. Il 3 febbraio 1986, la Madre M. Cuoreina Raffa chiese a Sua Eminenza il Cardinale Kim una lettera di invito per suor M. Daniela  e suor M. Isabella Lorusso. Il 7 giugno 1986 il Cardinale Kim invitava ufficialmente le due Suore, per cui si poterono iniziare le pratiche per il visto di ingresso in Korea. Si fecero ulteriori passi per provvedere alla sistemazione, almeno iniziale, delle Suore.

La Madre M. Cuoreina, il 19 giugno 1986, scrisse alla Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Seoul, Suor Adriana, la quale offrì la disponibilità ad accogliere nella loro casa le due Consorelle. Nei mesi successivi si completarono le ulteriori pratiche per la partenza. Un problema di salute, però, ostacolò la partenza di suor M. Daniela; a lei subentrò suor M. Ferdinanda Reale, la quale, nonostante l’età non più giovanile e le prevedibili difficoltà, soprattutto per l’apprendimento della lingua, diede la sua disponibilità.

 Animate dalla fede per cui “nulla è impossibile a Dio”, suor M. Ferdinanda Reale e suor M. Isabella Lorusso, il 16 novembre 1986 partirono per Seoul dall’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma. La preghiera di tutti i membri della Congregazione, l’ammirevole docilità e la generosa risposta delle due consorelle furono gradite al “Signore della Messe”.

 Ospiti presso il “Mazzarello Center” per lo studio della lingua e della cultura koreana, due mesi dopo scrivevano: “Un volo lunghissimo ci ha portate in questa terra tanto lontana e tanto diversa dall’Italia. Il rodaggio è un po’ faticoso per la diversità di cultura, di cibo  e soprattutto di lingua… Il Signore voglia benedire il nostro “SI” e l’impegno quotidiano nell’assimilare la cultura locale, facendo germogliare il granello del Rogate che la nostra Congregazione ha voluto seminare in questo solco di terra orientale, col desiderio di vederlo albero grande e fruttuoso. Siateci vicine con la preghiera.”..

 In una lettera alla Madre generale, suor M. Ferdinanda apriva il cuore nel descrivere le varie difficoltà che stavano incontrando e a conclusione affermava: “Carissima Madre, il piccolo seme che Lei e noi stiamo cercando di gettare in terra koreana germoglierà perché affonda nel sacrificio e nella morte di noi stesse”.

 Il 9 maggio 1987, dopo sei mesi di permanenza presso le Suore Salesiane, suor Ferdinanda e suor Isabella si trasferirono in un appartamento preso in affitto, di proprietà dei Padri Paolini. Continuavano a studiare la lingua koreana e svolgevano la pastorale vocazionale con le giovani. Si cominciarono a produrre i primi testi in koreano: depliant vocazionali, altri di presentazione della Congregazione, biglietti di invito per le ragazze, la preghiera per i buoni operai… Piccoli passi che confermavano la direzione del cammino.

 Intanto proseguiva l’iter per ottenere il soggiorno e soprattutto l’inserimento ufficiale della Congregazione nella Chiesa koreana. Esiste un fitto carteggio di corrispondenza tra Mons. Giuseppe Leanza e il Nunzio apostolico in Korea, Mons. Francesco Monterisi, allo scopo di ottenere l’accettazione delle Figlie del Divino Zelo da parte della Chiesa locale.

 Finalmente, il 1°giugno 1987, anniversario della morte del Padre Fondatore, mentre a Messina fervevano le celebrazioni del centenario di fondazione del nostro Istituto, il Vescovo ausiliare per i religiosi, Mons. Petrus Kang, accettava ufficialmente la nostra Congregazione in Korea, incoraggiando le Suore a diffondere il Divino Zelo e facendo dono del “nome” della Congregazione in lingua coreana, da lui stesso tradotto “Corucan Iolcionghe Suniouhe” (trascrizione fonetica di Figlie del Divino Zelo). Suor M. Ferdinanda e suor M. Isabella così esprimono i loro sentimenti per l’evento tanto atteso: “Questa lettera è stata per noi un segno. Questa data scrive nella nostra storia una pagina nuova e memorabile, che annota la benevolenza di Dio verso la nostra Famiglia religiosa”.

 Ottenuto il riconoscimento, si poteva collocare, ormai, il Tabernacolo con il SS.mo Sacramento, nella comunità. Il 1° luglio 1987 fu una data memorabile perché segnò la prima venuta di Gesù sacramentato nella nuova casa. La speranza diventava certezza perché la presenza di Gesù, Divino Fondatore, era promessa e garanzia di stabilità.

 Alcune comunità dell’Italia pensarono a fornire i vasi sacri e gli arredi, il tabernacolo fu donato dai Padri Rogazionisti delle Filippine. Nel telegramma inviato dalla Madre M. Cuoreina, per l’occasione, si legge: “Gesù Eucarestia rinnova amorosa presenza in Seoul nuovo centro apostolico Figlie del Divino Zelo nella lode e nel ringraziamento. Affido Ferdinanda e Isabella et espansione coreana al Sommo Bene Sacramentato”.

A tali auspici fanno eco le parole augurali della Sig.ra Bibiana, benefattrice, che in tale occasione disse: “Oggi diciamo grazie dal profondo del cuore al Signore che vi ha mandate in Korea a pregare, soffrire e lavorare per noi”.

          Con l’arrivo della terza consorella suor M. Alma Creta, di nazionalità filippina, e con l’ammissione di due aspiranti, il 25 marzo 1988, si rese urgente dare una sistemazione più stabile alla Comunità. Il parroco di Sadang, P. Thomas You, presentò alle Suore una signora che voleva vendere una casa sita in Sadang 4 dong, a Tongiak-gu, insieme alla Scuola materna da lei stessa fondata. Era la Provvidenza divina che non solo ci veniva incontro con la possibilità di avere un’abitazione stabile, ma anche un’attività apostolica già ben avviata. Il 25 maggio 1988 avvenne l’erezione canonica della casa.

         Negli anni successivi fu necessario ampliare l’abitazione che diventava sempre più piccola sia per l’attività scolastica, sia per l’accoglienza delle giovani che desideravano entrare a far parte della comunità. Nel 1995 si diede inizio alla costruzione di una sede più ampia e l’8 dicembre 1996, solennità dell’Immacolata Concezione, alle ore 14,30 le Consorelle, in occasione dell’inaugurazione della nuova casa, invitarono amici e benefattori a ringraziare il Signore. Era il decimo anniversario della presenza dell’Istituto in Korea.

La celebrazione venne presieduta dal Card. Kim, con la presenza della Superiora generale, Madre M. Ferdinanda Reale, la quale vedeva i frutti di una stagione di faticosa semina di cui lei era stata generosa e attiva operaia.

         Con l’arrivo delle giovani Suore koreane iniziò l’espansione apostolica. Il sogno di diffondere il Rogate, è, oggi, una realtà, ma è anche una continua sfida per la presenza minoritaria di cattolici, per il necessario confronto con una pluralità di religioni e per le conseguenze, a volte non sempre positive, della globalizzazione.

         Oggi nella Casa madre, a Sadang – Tongiak, si continua a svolgere l’apostolato della Scuola materna con quattro classi e un totale di centoquaranta alunni. Sono bambini dai cinque ai sette anni, provenienti da famiglie di varia estrazione sociale e di religione diversa: buddisti, protestanti, cattolici, atei ecc… Le famiglie hanno grande fiducia nelle religiose e seguono il programma educativo con molto interesse. Essere scuola cattolica e trasmettere il Rogate è la sfida che rende attuale e impegnativa tale opera.

          Il 13 marzo 1996, a Teiadong, Shihung-shi, nella diocesi di Inchon, con il permesso ufficiale del Vescovo locale si avviò un nuovo apostolato, quello parrocchiale; le Suore, in una casa presa in affitto, operavano anche avendo cura dei benefattori e svolgendo la pastorale vocazionale. Dopo un certo periodo, si rese necessaria la sospensione dell’attività.

          Il 28 febbraio 2000 iniziò a Kangso l’attività sociale di una Scuola e di un Centro diurno per bambini, affidata a noi dal Comune; il 13 aprile si inaugurò la casa con la presenza completa della comunità e fu destinata come sede del Postulato. Successivamente si aprì l’opera di accoglienza dei bambini con disagio familiare e sociale. Le due attività apostoliche sono tuttora fiorenti e godono la stima della gente e delle autorità locali competenti.  

Il 1° gennaio 2005, due Consorelle, iniziavano un lavoro pastorale a totale servizio della Parrocchia “Sacra Famiglia”, diocesi di Seoul, svolto fino al mese di giugno 2011. Si è in attesa di una nuova opportunità di presenza in parrocchia per poter incontrare soprattutto i giovani. 

A Hongcheon, dopo aver ottenuto l’accettazione del Vescovo della Diocesi di Chuncheon, si diede inizio alla costruzione della Casa di spiritualità e del noviziato. L’8 settembre 2006 fu aperto il Noviziato con la presenza di tre novizie. Oggi la casa è anche sede del Centro Studi della Zona koreana. (dalla lettera circolare della Madre generale)

 

 

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