Suor M. Vera Colonna

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di Sant'Irene


 

Suor M. VERA COLONNA di Sant'Irene

 

 

Al battesimo Domenica

Nata ad Altamura (Bari) il 06/08/1941

Figlia di Vincenzo e Irene Salvatore

 

Entrata in Istituto (Roma) il 13/10/1958

Ammessa al Noviziato (Roma) il 08/10/1960

Professa temporanea (Roma) il 07/10/1962

Professa perpetua (Altamura) il 08/10/1967

 

Deceduta nella comunità di Roma 

il 23 agosto 2011, al età di 70 anni. 

 

 

 

 

 

   

                                                                

   HANNO SCRITTO:

  •  Mons. Michele Castoro, Vescovo di Manfredonia

Sono molto addolorato per la morte di Sr. Vera, che ho conosciuto come religiosa zelante e fedele. Nel porgere le più sentite condoglianze ai famigliari e alle consorelle, desidero assicurare una particolare preghiera perché il Signore accolga nel suo Regno di luce la sua anima benedetta e conforti quanti piangono la sua scomparsa. Un abbraccio a tutti.

 

  • Padre Angelo Sardone

Ho appreso dalla Madre Diodata la notizia della partenza per il Paradiso della cara suor Vera. Vincoli profondi di fraternità ed amicizia di lunga data legano me e la mia famiglia a Suor Vera. Io stesso da bambino e poi da studente e sacerdote ho goduto sempre della sua attenzione, del suo affetto e della sua premura di "mamma sacerdotale". Anche se la notizia in questi ultimi tempi poteva aleggiare come uno spettro, è giunta lo stesso carica di dolore. La nostra fede ci aiuta a considerare la morte come il passaggio alla vita vera della gioia e della beatitudine in Dio. In questo momento l'acerbo dolore del distacco tocca particolarmente le suore, la sensibilità e gli affetti delle sue sorelle, della famiglia naturale, della Congregazione e di tanta gente, soprattutto ragazzi e ragazze che l'hanno avuta insegnante di scuola e di vita. Mi associo al dolore insieme con mia zia Sr. Albina Colonna che l'ebbe sua allieva nella scuola di taglio e di cucito quando erano nel mondo e poi compagna nella sequela del Cristo del Rogate. Assicuro la mia vicinanza alla Comunità religiosa ed alla sua famiglia con la preghiera di suffragio ed il ricordo nella celebrazione eucaristica e chiedo al Signore che il suo posto vuoto in terra sia colmato da una nuova vocazione altamurana. Donale, Signore il riposo eterno tra le tue braccia di Padre e di sposo.   P. Angelo Sardone rcj Superiore Provincia Italia Centro-Sud

 

  • Suor M. Giuseppina Musumarra

L'attenzione agli altri, la maternità e la dolcezza sono state le caratteristiche che hanno contraddistinto la nostra carissima Sr. Vera ed io stessa ne sono stata beneficiata negli anni in cui siamo state vicine. Sr. Vera ha incarnato il Rogate nella maniera più concreta, donando la sua amabile attenzione alle consorelle e ai sacerdoti. Cara Sr. Vera, anche adesso sento su di me la profondità del tuo sguardo, mentre tu sei già sotto lo sguardo misericordioso di Dio e se mi addolora che tu non sei più con noi, vivo con te la gioia dell'abbraccio con il tuo Sposo.

  

  • Suor M. Raffaella Clemente

Suor Vera la tua accoglienza e il tuo sorriso penso che nessuno ti dimenticherà. L'ultimo regalo per l'Albania me lo hai fatto lo scorso anno, già non stavi bene e mi hai detto "senti ho delle tute per bambini per maschietti e per femminucce facciamo delle scatole e te li porti, l'ha c'è freddo almeno stanno più caldi", sempre protesa per gli altri. Ti ricordo con tanto affetto e spero che preghi Gesù per me e per la mia comunità, avevi solo un anno meno di me, perchè proprio a te?

 

  • Pisana Angelo (Ispica - RG)  

Ricordo Suor Vera con affetto e l'ha sentivo periodicamente e do testimonianza con una poesia che le ho dedicato per i ricordi che ho di lei. A Suor Vera A tredici anni conobbi suor Vera che si presentò col soprannome di suor severa. Veniva con le sue suore per portarci il Divino Amore. Arrivavano con una automobilina e testimoniavano che la madonna ci era vicina. Nella Parrocchia della Madonna di Fatima operavano e dell’istruzione religiosa di noi ragazzi si occupavano. Ci fece il Catechismo per la Santa Cresima dicendoci che lo Spirito Santo non si lesima. Mi ricordo ancora la prima lezione e la considero una celeste benedizione. Mi ricordo il titolo del testo usato che ci diceva che Gesù ci ha amato. In quel libro Gesù ci diceva che ci chiamava amici ed è il segno con cui i tuoi discepoli benedici. Ci espose questo piccolo grande quesito e per Gesù voglio essere compito. Ci spiegò che Gesù ci trattava da suoi pari e che nell’amicizia non dovevamo essere avari. Insegnava con una certa severità per condurci al Dio dell’Eternità. Operava con una certa precisione per ottenerci la Santa Benedizione. Ci istruiva con la dovuta fermezza e dell’amore Divino ci dava certezza. Nelle spiegazioni era talmente chiara e ci diceva che la parola del Demonio era amara. Da ragazzi vivaci era ostacolata ma da me fu sempre rispettata. Tra di noi c’era sempre Salvatore Arrabito che per essere vivace muoveva sempre il suo dito. Trascinava sempre gli altri ragazzi che facevano sempre degli stramazzi. Rischiò di non partecipare a quel sacramento ma a suor Vera chiese perdono senza fare commento. Così da lei si fece perdonare ed un bianco giglio le volle regalare. Mi ricordo ancora un particolare che questa suora mi fece apprezzare. Ci disse che da piccola era peperina e penso che da ciò deriva la sua natura precisino. Ci raccontò della sua vestizione e che per lei era una benedizione. Ci dissechi sua madre le aveva insegnato a recitare il Santo Rosario e anche per questo lo recito con atteggiamento bonario. Ci disse che era una delle poche suore a saperlo recitare e di come in famiglia la religione cattolica si deve insegnare. È un esempio di insegnamento familiare che deve completare la crescita filiare. Da qui ha avuto l’assoluta certezza che la famiglia deve essere una fortezza. Ci invitò una volta nella sede della sua scuola materna per farci la lezione sulla Vita Eterna. Una volta ci insegnò un gioco con le carte e anche lì no si metteva da parte. Ci disse che ci volevano due anni di catechesi e ci istruì due volte la settimana negli ultimi due mesi. Ci spiegò che la santa Cresima era importante e che non era di certo una cosa come tante. Che era il Sacramento della Confermazione e che era importante alla Divina Comunione. Che i suoi Doni ci rendono più forti affinché il Demonio negli abissi mai ci porti. Che non era un caso che era fatta a 13 anni per smascherare i demoniaci inganni. Che faceva ricevere lo Spirito Santo e che per noi doveva essere un vanto. Che non si doveva accogliere con leggerezza e che i Doni della Sapienza si ricevono con assoluta certezza. Che dovevamo avere un’atteggiamento maturo affinché ciascuno di noi contro il male diventasse puro. Stavamo entrando nella fase dell’adolescenza ed avevavo bisogno della necessaria Sapienza. E dovevamo farci i necessari conti per capire bene se eravamo pronti. Che se in coscienza non sentivamo di meritarla non c’era niente di male a posticiparla. Ciò era un atto di grande responsabilità che di certo eguali non ha. Infatti non la volava far fare a chi al Catechismo non voleva andare. A questo scopo si dedicò a chi durante l’anno non era venuto e per quello che potè fare gli diede tutto il suo aiuto. Del sacerdote aveva rispetto e obbediva sempre in modo netto. Sentiva il suo compito come una missione e ci metteva sempre tantissima passione. Ne ebbi la prova gli ultimi giorni del catechismo che mise in luce tutta il suo determinismo. Chiese al sacerdote una cosa importante che non era per niente una cosa come tante. Che quando un ragazzo veniva chiamato doveva essere ben cresimato. Lo Spirito Santo in quel momento lì è costui doveva rispondere:”Ecco Signore manda me”. Di quanto detto ne ebbi percezione e mi preparai per questa Benedizione. Sentivo sulle mie spalle una certa responsabilità perché era un grande passo per l’Eternità. A queste cose ho sempre pensato e di suor Vera mi sono ricordato. Dopo tanti anni l’ho voluta sentire ed ho chiesto alla Madonna che la doveva benedire. L’ho ascoltata con tanto piacere e le ho augurato gioie vere. Mi ha colpito la sua voce stanca ma l’affetto della Madonna di certo non le manca. Che è stata male mi è dispiaciuto e chiedo a Dio di venirle in aiuto. Se si trova nella sofferenza dura spero che lei non abbia paura. Se nella sua anima sente il Deserto spero che mantenga a Gesù il cuore aperto. Se si dovesse sentire sola prego che si rifugga nella Divina Parola. Nella sofferenza la Madonna le è sempre vicina e si ricorda sempre di questa sua figlia piccina. In questa Quaresima abbracciamo la croce che all’anima di certo non nuoce. Arriverà di certo la Resurrezione e con i Santi saremo in comunione. Staremo davanti alla Santissima Trinità e la contempleremo per l’Eternità. Lei è una Figlia del Divino Zelo e che Dio ci evito il Demoniaco Gelo. Preghiamo che Annibale Maria di Francia e don Orione siano fatti santi con la necessaria devozione. Preghiamo sempre la Vergine Maria che ci indichi sempre la celeste Via. È più bella di una rosa e di Giuseppe fu una gran sposa. È più immacolata del bianco giglio e Gesù è il suo Divin Figlio. Preghiamoli affinché ci siano sempre dei buoni religiosi e che nelle famiglie moderne ci siano santi sposi. Le due vocazioni devono coesistere e che Dio le possa sempre assistere. Le vocazioni religiose sono importanti affinché gli insegnamenti religiosi siano portati avanti. Le vocazioni familiari servono per avere figli che siano educati ad essere candidi come i bianchi gigli. Ho sentito al telefono la sua voce sofferente e amava il nostro Dio incondizionatamente. Si preoccupava per me e per la mia famiglia e pregava sempre per noi senza batter ciglia. Mi dimostrava la sua vicinanza nonostante l’enorme distanza. Chiedeva preghiere per la sua persona ed era sempre una persona buona. Avrei voluto vederla una sola volta prima che la sua vita avesse questa svolta. Gli dissi chiaramente questa mia intenzione e un giorno saremo con Dio saremo in Comunione. Sento che è volata direttamente in Paradiso il Luogo della gioia e dell’eterno sorriso. Ricordo suor Vera con affetto e stima e le dedico questa poesia in rima. Spero tanto che la voglia apprezzare perché qui c’è tutto quello che posso ricordare. Grazie dei suoi insegnamenti e preghi per i miei comportamenti. Conti sempre sulle mie preghiere perché le mie intenzioni sono sincere.

 

 

 

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