Un sogno che si avvera...

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25 anni di storia - dal 1989 al 2014


 

Quest’anno in cui la nostra Famiglia religiosa vuole rilanciare la Vita apostolica nel segno del carisma, ricorre il 25° anniversario dell’apertura missionaria in India.

Desideriamo fare memoria di tale evento per diversi motivi. Innanzitutto, per ringraziare la Ss.ma Trinità  che ci ha concesso di realizzare il sogno missionario del padre Fondatore di portare il Rogate “nelle Indie”; inoltre, per averci benedetto con il dono di numerose vocazioni indigene e, anche, per indicare a ogni Figlia del Divino Zelo, soprattutto alle nuove generazioni, che la storia della Congregazione è storia degli interventi di Dio che nella sua misericordia opera in maniera sorprendente e prodigiosa.

Ieri, come oggi, è sempre Lui che conduce “la piccola carovana” per vie, a volte difficili e impreviste, sempre sostenuta dal Pane della vita, Gesù, il Divino Fondatore, in sacramento”.

 

Le premesse della fondazione

I primi passi verso la nuova missione

Prima sede a Venduruthy

Passaggio all’attuale sede – Cochin

Benedizione e inaugurazione della  Casa

Nuova tappa: il Noviziato in India

Tra luci ed ombre: l’ora della Prova!

Il Calvario di Sr. M. Beena Anthony

Travagliata  e faticosa crescita

Sviluppo missionario

Conclusione

 

 

Le premesse della fondazione

L’apertura in India è stata preceduta da un lungo periodo di riflessione, di consultazioni e di preghiere da parte della Madre M. Cuoreina, Superiora generale, e del suo Consiglio, perché alla decisa volontà di aprire una casa in India si opponevano difficoltà poste dalle leggi del governo indiano che non consentivano la permanenza degli stranieri oltre sei mesi. Bisognava decidersi a iniziare con presenze alternanti.

Sull’esperienza, però, dei confratelli Rogazionisti e di altre Congregazioni e, confidando nella Divina Provvidenza, si maturò la decisione di percorrere questa nuova via che il Padrone della messe apriva al “Rogate”, affrontando e risolvendo le difficoltà che, a mano a mano, si sarebbero presentate.

 

I primi passi verso la nuova missione

Il 4 Marzo 1989 con Volo 747 della Compagnia AIR INDIA partono da Roma Sr. M. Eudosia Saieva e Sr. M. Sheilah Gomez, accompagnate da Madre M. Ambrosina Misuraca, Consigliera Generale, portando nel cuore e negli occhi la gioia di aprire nuovi orizzonti alla Congregazione. Fanno scalo a New Delhi, a Bombay  e, arrivano all’aeroporto di  Cochin,  nel Kerala, il 5 Marzo. Vengono accolte fraternamente dai confratelli P. Antonio Armone, P. Vito Lipari  e da due chierici rogazionisti. Vi sono anche alcune Suore di Santa Maria di Leuca, presenti a Trikkakara (Cochin), che offriranno, temporaneamente, alle nostre suore “una squisita ospitalità”.

Quei primi giorni sono giorni di grazia per la fraterna accoglienza da parte delle Suore, ma anche per i preziosi suggerimenti, per i consigli e per le esperienze che si acquistano visitando alcune Congregazioni religiose che  avevano già fatto un cammino di conoscenza e di acquisizione della cultura indiana. Vengono presi  i primi contatti con le autorità ecclesiastiche e con i parroci dei vari distretti: Cochin, Kottayam, Verapoly, Kalamassery, Kanjoar, Alwaye. Si prende atto della varietà dei riti nella Chiesa cattolica: in particolare del rito Siro malabarico e del rito Latino. Su tale duplice realtà occorre prendere subito una decisione circa la scelta ai fini dell’unità della nascente opera.

 Dopo 12  giorni, un amico dei Padri Rogazionisti, il signor Xavier Parakkal, offre alle nostre Suore, gratuitamente  e ad uso provvisorio, una villetta sita a Kanjoor. Scrivono le consorelle che “è un ambiente adatto per iniziare la missione, quasi in punta di piedi”, per presentare il carisma e  impiantare la nostra presenza in India. Il 19 marzo 1989, sotto la protezione del nostro grande Patrono, San Giuseppe, anche se la residenza è temporanea, nasce in India la prima comunità delle Figlie del Divino Zelo.   

Aiutate  nel discernimento dalle numerose informazioni, dall’osservazione e soprattutto dalla preghiera, essenziale per una “sapiente lettura degli avvenimenti” in cui il Signore avrebbe manifestato la Sua Volontà, le tre consorelle ritengono di stabilire la prima dimora sotto la giurisdizione  dell’Arcivescovo di Verapoly, mons. Cornelius Elanjikal,  di rito Latino. Presentano al Vescovo una richiesta  scritta e la risposta di accettazione è positiva e immediata.

 A questo punto, con tanto zelo, le consorelle iniziano un intenso piano di apostolato vocazionale: incontri giovanili con traduzione a catena, dépliants e  campi - scuola nelle diocesi di Verapoly e Vijaypuram. La speranza non viene delusa e il seme comincia a germogliare con le prime richieste di giovani che desiderano fare esperienza tra le Figlie del Divino Zelo.       

Il 12 giugno  1989, all’aeroporto di Cochin  arriva la Madre generale, Madre M. Cuoreina Raffa, con Madre Rosalinda Bertucci, Consigliera generale, e suor Concetta Virzì che rimarrà in India, con visto turistico, in attesa di un visto per studente. La presenza della Madre è di conforto e di incoraggiamento a continuare. 

 

Prima sede a Venduruthy

La Divina provvidenza, tramite Mons. Cornelius, offre un’altra sede, in affitto agevolato, di proprietà della Curia Arcivescovile, sita a Venduruthy, zona militare, che, ripulita e adattata, viene inaugurata il 21 giugno; le Suore vi si trasferiscono il 25 giugno. Iniziano i preparativi per rendere l’ambiente ospitale e accogliere le prime ragazze che giungono per fare esperienza: di nove, però, ne arrivano tre. Scrivono le consorelle: “Il numero tre è perfetto per cominciare. Certo ci vuole un bel coraggio a unirsi a Suore appena arrivate dall’Italia, con l’impronta dell’internazionalità (italiana e filippina), con una presenza pendolare (cambio di Suore ogni 6 mesi), insediate in una zona militare, la ‘Naval Base”.

Il 25 luglio, è giorno di grande gioia: dopo 5 mesi di permanenza in India e tre giorni di  fervorosa preparazione, Gesù sacramentato prende stabile dimora nella nascente comunità. Le sorelle, intanto, sperimentano la precarietà della situazione e la difficoltà di esprimere la missione. Scrivono: “In Kerala i cattolici sono una minoranza, circa il 20% della popolazione, tra una maggioranza indu e altri gruppi, specialmente musulmani. Come straniere possiamo muoverci in silenzio, quasi in punta di piedi…i primi e unici interlocutori sono i parroci, a cui annunciamo la nostra presenza e il nostro carisma a servizio della Chiesa; tramite loro raggiungiamo le giovani la domenica, durante l’ora di catechismo. Le possibilità di movimento, in verità, non sono molte. Nella preghiera incessante e fiduciosa chiediamo al Signore di fecondare il nostro quotidiano andare sotto la pioggia, sotto il sole cocente, di aprire al suo Rogate spazi in questa terra e di rivelarlo alle giovani generose e semplici”.

I sacrifici vengono premiati e il 29 settembre 1989, festa di S. Michele Arcangelo, viene ammessa all’aspirantato la prima giovane, Bindhu Mecherry. La legge indiana non permette ai turisti di rimanere nel Paese oltre sei mesi, pertanto,  ai primi di settembre Sr. M. Eudosia e Sr. Sheilah  fanno rientro in Italia  e, in sostituzione, il 2 settembre, arrivano, per la prima volta, Sr. M. Daria Ortega e Sr. M. Hermelina Gasatan, di nazionalità filippina, ma residenti in Italia.

La vita nella nuova missione è scandita, ogni sei mesi, con arrivi e partenze grazie a consorelle  che parlano l’inglese e che si offrono, con generosità, per sostenere la nuova missione. Arrivano e si alternano anche Sr. Floriana Lapolla e Sr. M. Silvia Salaguste.

Il 18 dicembre 1989 viene inoltrata la pratica per il riconoscimento della Congregazione, presso l’Ufficio di New Delhi. Sr. M. Eudosia  e Sr. M. Concetta Virzì, risultano, anche di fronte allo Stato, Superiore Delegate e, dato che la loro  permanenza  in India, per legge, non è prorogabile oltre i sei mesi, debbono alternarsi; così pure le suore che sono in quattro e fanno il turno due per volta. Il 20 maggio 1990 viene ammessa all’aspirantato la seconda giovane, Leena Valoor, e il 5 agosto la terza aspirante, Sheeba Adappilly Thomas; altre giovani sono in comunità per un cammino di verifica vocazionale e con il passare dei mesi altre si aggiungono; alla fine dell’anno risultano 9 aspiranti. La formatrice è la Superiora, delegata della Madre Generale. Insieme all’apostolato vocazionale le consorelle curano gli incontri con i genitori delle giovani, aiutandoli a capire il dono della vocazione delle loro figlie e l’importanza del sostegno della famiglia.

Nella circostanza della beatificazione del Padre Fondatore, il 7 ottobre 1990, insieme ai Confratelli Rogazionisti, si ha la gioia, il 28 Novembre, di celebrare l’Eucarestia di ringraziamento nella Cattedrale, presieduta dall’Arcivescovo, portando in tal modo a conoscenza della comunità diocesana la santità del Padre Fondatore e il carisma delle due Congregazioni da lui fondate. Si offre anche il riso a 100 famiglie povere, piccolo segno della comunità in attesa di poter fare di più e meglio in futuro con opere di evangelizzazione e promozione umana.

Si realizza, per la prima volta, l’inaugurazione del Gruppo Famiglie Padre Annibale “Fr. Hannibal Family Unit”, durante un incontro di preghiera presieduta  da Padre Gabriel, rogazionista, e guidato dalle nostre Aspiranti. Quindici famiglie prendono l’impegno di pregare ogni giorno per le vocazioni e ogni 7 del mese si incontreranno a turno nelle loro case. Si impegnano anche ad aiutare alcune coppie, di religione mista, a celebrare il matrimonio cristiano. Dopo qualche settimana due donne cristiane chiedono il Battesimo e, con i rispettivi mariti, celebrano il matrimonio. In quello stesso giorno, il figlio più piccolo viene battezzato e riceve il nome Annibale. Sono i segni di un carisma che porta la novità di vita del Vangelo, nella realtà familiare e sociale del Kerala.

Si moltiplicano altri segni della semina del carisma: in qualche parrocchia inizia l’adorazione per ottenere i buoni operai e si comincia a diffondere la scritta “Rogate ergo…”. La gioia delle consorelle e delle aspiranti, insieme ai confratelli Rogazionisti, è grande!

Dopo due anni di permanenza in India e non poche difficoltà e aspettative, il 1° Aprile 1991, si effettua la posa della prima pietra per la Casa di Formazione, a Chalikkavatton, attuale casa madre delle Figlie del Divino Zelo, in India.  La benedizione viene fatta da S. E. Mons. Cornelius Elanjikal, arcivescovo di Verapoly. Sono presenti anche i Confratelli e molti amici. Nello stesso giorno le prime due aspiranti indiane vengono ammesse al Postulato canonico e alla fine del mese di maggio, accompagnate da Madre M. Eudosia, partono per l’Italia, per continuare il cammino formativo nel postulantato internazionale di Trani. Lo sviluppo vocazionale continuerà ad accompagnare  il cammino della nostra presenza in India e darà la forza di affrontare sacrifici, rinunce e angustie a causa della situazione di instabilità del personale. Il futuro, comunque, si prospetta luminoso sulla base delle numerose giovani che chiedono di entrare in Congregazione.

 

Passaggio all’attuale sede – Cochin

Dopo 4 anni di attesa, finalmente, il 30 aprile del 1993 le Suore e le Aspiranti si trasferiscono nella nostra casa a Chalikkavattom-Shantinagar, in un’ala della costruzione parzialmente finita. Lasciano una Casa, diventata ormai da tempo molto piccola per la comunità, ma che è stata la culla della nostra presenza in India. La gioia per la nuova casa è mista alla tristezza per il distacco da questo luogo, testimone di disagi e, allo stesso tempo, di tanta grazia di Dio.

Nella rivista della Congregazione troviamo l’eco di quel passaggio: “E’ una giornata faticosa a causa del trasloco, ma tutto viene fatto in allegria e col cuore pieno di speranza. E, come gente che è già in cammino ed ha fretta, mangiamo in piedi, perché i mobili sono già sul camion... Nel tardo pomeriggio l’ultimo gruppo raggiunge Shantinagar. Chiudendo le porte di Venduruthy sentiamo che si sta chiudendo una parte della nostra missione in India per aprirne un’altra, ricca di speranza e di fiducia nel Buon Dio. Ci trasferiamo cantando. Sembra un sogno poter dormire nella nuova casa, di cui possiamo abitare ancora solo una piccola parte, ma dove c’è già una stanzetta pronta per accogliere domani Gesù Sacramentato”. Il giorno dopo, 1°Maggio, dopo la Celebrazione Eucaristica, presieduta da  Padre Jerome, Direttore del Seminario minore della Diocesi, Gesù prende stabile dimora, nella nuova sede di Shantinagar. Gli animi palpitano di gioia e la mente va al Padre Fondatore e al quartiere Avignone. Con fede esclamano “Viva Gesù, che  sei qui con noi e abiti in mezzo a noi”.

Il 19 settembre viene organizzato un incontro per i genitori delle aspiranti e, anche, delle postulanti e novizie che si trovano in Italia. E’ un’iniziativa molto gradita dalle famiglie e anche un’occasione per stabilire relazioni fraterne e vincoli  spirituali, a sostegno della vocazione delle giovani in formazione.

Una data importante è il 27 novembre 1993 con l’arrivo di Madre M. Ferdinanda Reale, Superiora generale, accompagnata da Sr. M. Giampaola Romano, Consigliera incaricata delle missioni. Madre Ferdinanda segue la Comunità  da vicino e gioisce della vita dinamica delle suore nello svolgimento delle molteplici attività apostoliche. Motivo di grande gioia è anche il folto gruppo di aspiranti, 32 giovani, segno di un apostolato benedetto dal Signore  e promessa di un ricco lavoro apostolico in India, nel segno del Rogate; il giovane  albero potrà espandere i suoi rami e dare abbondati frutti per la Messe abbandonata del mondo.

 

Benedizione e inaugurazione della  Casa

E’ il 3 dicembre 1993, festa di San Francesco Saverio, Patrono dell’India, e proprio in questo giorno, dopo 5 anni dall’arrivo delle Figlie del Divino Zelo, ecco il grande evento:  la Benedizione e inaugurazione della prima Casa in India.  Ascoltiamo  come le nostre suore hanno vissuto l’evento: “Fin dal mattino sembrava che la casa si fosse trasformata in un formicolaio, tante erano le persone che volevano rendere bello l’ambiente con bandierine di vari colori, piante, posters e striscioni con detti di lode  e auspici augurali… ma ciò che veramente non immaginavamo è stata la grande partecipazione di Sacerdoti, Religiose, i Padri Rogazionisti con i loro seminaristi, i genitori delle nostre Novizie, Postulanti, Aspiranti, amici, conoscenti e tanto popolo. La celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal nostro Arcivescovo, Mons. Cornelius Elanjikal. Le Aspiranti, insieme alla Schola Cantorum parrocchiale, hanno animato la celebrazione. All’inizio, le Aspiranti  tutte in sari beige, hanno accolto il Vescovo con le lampade accese, come le Vergini prudenti di cui parla Mt. 25,1-13 ed è stata benedetta la Cappella e tutti gli ambienti della Casa”.

Alla fine della celebrazione eucaristica, la Madre Generale rivolge ai presenti un caloroso messaggio di cui riporto alcuni passaggi più significativi: “La Casa sarà luogo di comunione fraterna  per chi vi dimora, di accoglienza per chi viene, di servizio ai più bisognosi, luogo di pace e di amore per tutti. Possa questa casa  essere centro propulsore di promozione umana e di vocazioni, luogo dove si esegue il progetto di Dio con responsabilità e gioia… Le vocazioni sono un  segno della Benedizione di Dio, benedizione che Egli ha voluto accordare alla Congregazione ancora prima della benedizione dei locali. Per queste vocazioni  abbiamo pregato in unione a tutte le Consorelle sparse nel mondo, che in questo momento sono spiritualmente e fraternamente  unite a noi… La preghiera per le vocazioni è l’aspetto fondamentale del Carisma della Congregazione perché Gesù, mosso a Compassione della Messe abbandonata per mancanza dei  Buoni operai del Vangelo, vede la  perdita delle anime e comanda Rogate: cioè pregate Dio Padre, Padrone della messe, al fine di ottenere gli Operai per la Sua messe. Anche qui, in Kerala, la messe è abbondante e attende di essere raccolta e condotta nei granai di Dio. Questa è la prima Casa delle Figlie del Divino Zelo in India ed è destinata a casa di Formazione per le giovani che vogliono condividere l’Ideale di vita del Beato Annibale M. Di Francia, Apostolo del Rogate e Padre degli orfani e dei poveri”.

La cronaca di quel giorno riporta anche in sintesi l’omelia di P. Jose Chelankara. “Oggi è una grande festa per la Chiesa dell’India, perché celebriamo la memoria del nostro Patrono san Francesco Saverio, ma anche per noi che abitiamo qui in Chalikkavattom, Shantinagar, è una grandissima gioia perché oggi nasce una casa che appare come la sorgente della Misericordia di Dio… Padre Annibale ha praticato la Misericordia di Gesù nella sua vita. Infatti in ebraico “ANNI” significa umile, misericordioso, sofferente, oppresso, ecc… Forse da questo significato, Padre Annibale ha ricevuto l’ispirazione di fondare una congregazione per i bisognosi. Lui si è impegnato tanto per mettere in pratica l’idea di Gesù, misericordioso. Le Figlie del Divino Zelo, oltre ai tre Voti tradizionali  fanno un quarto Voto cioè, Obbedire al Comando di Gesù, Rogate: “Manda o Signore apostoli santi nella tua Chiesa”…. Il Vangelo di Lc.18-19 sottolinea il mandare  per rimettere in libertà gli oppressi e predicare un anno di grazia del Signore. Il passo evangelico  descrive chiaramente la Missione di Gesù che è anche la missione di un vero pastore. Per mezzo dei pastori questo “mandare” continua, essi devono diventare liberatori degli oppressi soprattutto tramite l’amore. Pregando per le vocazioni le Figlie del Divino Zelo partecipano in modo speciale alla missione di Cristo: incarnano la Compassione del Cuore di Cristo e lo imitano nello spezzare del pane; esse spezzano se stesse  nel servizio. Le persone che vivono attorno, devono aiutarle a vivere la loro missione. Loro sono le vostre sorelle, madri e amiche, esse, lasciando la loro Patria, fanno un grande sacrifico per la Chiesa e per voi. Io auguro  che questa Casa sia una dimora della Grazia di Dio per coloro che entrano qui”.

Con la nuova sede, la Congregazione offre una stablità di presenza e una prospettiva di futuro che fa esclamare a un’Aspirante: “Io credo che questa Congregazione è un grande dono di Dio”.

L’impegno per l’apostolato vocazionale e per la formazione delle giovani aspiranti si intensifica, si pongono gesti concreti di carità e solidarietà verso i piccoli e i poveri. Lo spirito di preghiera e di carità dell’Istituto viene vissuto nella sua interezza attraverso il riferimento continuo al Padre Fondatore e alla sua santità di vita e con gesti concreti di missionarietà: pasti ai poveri, incontri con i bambini e le famiglie indigenti, catechesi. Si pongono in tal modo le basi per una presenza dell’Istituto nel segno del carisma inculturato.

L’anno 1995  segna due avvenimenti importanti. Il 2 luglio arrivano a Cochin, dall’Italia, le prime due  Figlie del Divino Zelo indiane: Sr. M. Bindhu Mecherry e Sr. M. Leena Valoor. Sono i primi frutti di anni di attesa e di lavoro nella Vigna di Dio. Il 29 agosto la Superiora delegata, suor M. Eudosia, alla presenza della comunità, dà lettura del Decreto di Erezione canonica della casa di Cochin. In tal modo la missione acquista solidità e si prosegue con la benedizione di Dio. Ormai la “piccola carovana” ha intrapreso il cammino e avanza sicura nei solchi del Rogate. L’apostolato è ben delineato: i bambini, i poveri, gli ammalati, la catechesi  ai piccoli,  ma anche agli adulti, alle famiglie e poi… il dialogo aperto, l’accoglienza verso tutti anche a coloro che professano un’altra religione. Iniziano le conversioni.

 

 

Nuova tappa: il Noviziato in India

1 giugno 1996: “Nella nostra comunità il silenzio dell’alba si rompe con il canto dei corvi, si sentono i muezzin che intonano il perenne mantra OHM…, l’altoparlante intona la preghiera e la musica indu, si sente il suono delle campane della chiesa parrocchiale che chiama i suoi fedeli. Le Suore  Figlie del Divino Zelo si svegliano in un’atmosfera di gioia e di entusiasmo perché oggi inizia il Noviziato in India. Un avvenimento molto importante perché  segna un altro momento del cammino di crescita della missione, un evento atteso e, oggi, una felice realtà. Dieci giovani Postulanti vengono ammesse al Noviziato, guidate nel cammino formativo da Sr. M. Sheilah Gomez”.  Altra data importante, 2  giugno 1997: per la prima volta in India apriamo una Scuola Materna. E’ l’inizio di un  nuovo apostolato nel campo educativo, in sintonia con la nostra missione carismatica e con gli inizi dell’Opera al quartiere Avignone.  La comunità, dopo dieci anni, può già segnare una notevole crescita a livello numerico a cui si affianca, in modo graduale e costante, l’azione formativa e le attività apostoliche carismatiche. L’Istituto così si va estendendo e consolidando. Intanto si prospettano  nuove aperture a Kottapuran e a Vellarada.

 

Tra luci ed ombre: l’ora della Prova!

            L’anno 1999 è un tempo di grazia, di speranza e prospettive di sviluppo, ma anche un anno segnato da alcuni eventi spiacevoli, a causa della situazione politica indiana, con le procedure ristrettive nei confronti degli stranieri. Sr. M. Concetta Virzì, Sr. M. Daria Ortega e Sr. M. Eudosia Saieva, per motivi diversi, non riescono più a entrare in India. Anche Sr. M. Sheilah, Formatrice delle  Novizie  e Vice Superiora, da lì a poco, finiti i sei mesi di soggiorno, deve ripartire per l’Italia, sapendo già che anche lei è nella lista delle persone “non gradite”, e che non può più tornare in India.

La Madre Generale, Madre M. Diodata Guerrera, negli Stati Uniti per visitare le nostre Comunità, viene informata telefonicamente dalla Madre M. Gesuina, Vicaria Generale, circa la spiacevole situazione. La Comunità  di Cochin, con tante attività e giovani formande: Novizie, Postulanti, Aspiranti, rischia di rimanere senza una presenza di riferimento. Si cerca di trovare una soluzione immediata. A Roma, nella Casa generalizia, c’è  Sr. M. Ermenegilda Lo Conti, pronta per andare ad aprire la nuova missione in Messico. Nell’emergenza le viene chiesto di andare in India. In pochi giorni  ottiene il visto senza alcuna difficoltà. Il 20 luglio 1999, a bordo dell’indiana Air-line, parte per Cochin dove arriverà il 21 luglio alle 13,30, ora locale. Lo stesso giorno alle 9,30 di mattina  partiva, per l’Italia, Sr. M. Sheilah, non potendo più rimandare la sua permanenza in India. E’ tutta un’avventura che si svolge sul filo d’oro della Divina Provvidenza! In quel caso, come in altri momenti, il conforto dei Confratelli Rogazionisti è stato prezioso!

Appena arrivata, Sr M. Ermenegilda prende  in mano la situazione e le prospettive di sviluppo. E’ in progetto l’acquisto di un terreno per il quale occorre intervenire subito, per non perdere l’occasione. Si acquista il terreno a Vellarada  mediante la persona del Vescovo, Mons. Samuel Vincent. E’ una bella proprietà che fa prevedere un’opera  ad ampio respiro. Si riprendono le trattative circa il terreno e la casa da acquistare nella Diocesi di Kottapuram e il 17 agosto si procede all’acquisto.  Il 18 agosto arriva Sr. M. Elna Casimsiman con la nomina di Formatrice delle Novizie e riprende il gruppo lasciato  da Sr. M. Sheilah. Insieme a Sr M. Elna arriva anche Sr. M. Susan Laput, con il compito di Vice Superiora e aiuto formatrice delle Postulanti.

 

Il Calvario di Sr. M. Beena Anthony

9 settembre 1999: Sr. M. Beena Antony  accusa i primi sintomi di un male preoccupante, e già, dai primi accertamenti al Medical Center Hospital, viene diagnosticato  un tumore al cervello. E’ l’inizio del suo Calvario. Occorre procedere all’intervento chirurgico, a cui seguirà un periodo di ricoveri per la radioterapia. Si alterneranno presso di lei, in modo amorevole, le consorelle e le aspiranti.

Sr. M. Beena ritorna a casa il 23 dicembre. Il suo Calvario, però, non finisce. Vuole riprendere l’attività, a Scuola, la vita comune…ma non ha la forza: soffre molto e offre tutto; prega per la salvezza delle anime, per i buoni operai, per la Congregazione, per le Superiore. Soffre senza lamentarsi e spera, si affida alla Volontà di Dio. La sua sofferenza durerà ancora per diversi anni, tra un ricovero e l’altro, e con brevi momenti di  ripresa. Essa pronunzierà il suo ultimo “fiat” il 26 marzo 2005, all’età di 32 anni.

Sr. M. Beena  ci ha lasciato un grande esempio di autentica Figlia del Divino Zelo, Sposa di Cristo, Divino Rogazionista. Sr Beena aveva un cuore innocente e certamente Gesù ha accolto la sua offerta. Lo sviluppo del Rogate, in India, oggi affonda le sue radici anche sul sacrificio di questa  giovane  Sposa di Cristo che ha saputo amare senza sconti e che ha saputo fare del suo dolore una vera offerta, nello spirito del Rogate.

 

Travagliata  e faticosa crescita

E’ l’anno 2000. Inizia un nuovo anno e un nuovo secolo! Si fanno sondaggi per capire come rendere legale, secondo la legge indiana, le nostre attività apostoliche.  Pur tra tante difficoltà si ha fiducia nella Divina Provvidenza, si prega e  si attende che il Signore, man mano, manifesti la sua Volontà. L’8 aprile arriva Sr. M. Socorro Maravillas, con il compito di formatrice delle Postulanti e aiuti vari. Intanto la missione progredisce con l’apostolato vocazionale, le attività educative, la formazione, ecc… Attraverso tanti segni il Signore rivela la sua presenza, ci indica la strada… e noi lo seguiamo!

Continuano le difficoltà per ottenere il visto per rientrare in India, ma il Signore non ci abbandona. Attraverso varie indagini si viene a sapere che coloro che hanno la  cittadinanza americana possono rimanere in India, per dieci anni. La notizia si rivela come una luce, una grazia speciale, e la Madre Generale trova subito la cittadina americana in Sr. M. Gesulmina Micali che, consultata, dà generosamente la sua disponibilità. Per ovvi motivi, passeranno ancora mesi, prima che Sr. M. Gesulmina, dagli Stati Uniti, possa giungere in India. Resta la difficoltà di assicurare formatrici che possano coprire le tre tappe della formazione.

La Madre Generale, con il suo Consiglio studiano, in conformità ai principi canonici, la possibilità che le Novizie, alla fine del primo anno, possano professare con la formula della Promessa dei Voti Religiosi, continuare il secondo anno di formazione in Italia e, quindi, emettere i Voti religiosi, secondo le norme dell’Istituto.

Il 22 gennaio 2001 giunge a Cochin Sr. M. Gesulmina Micali, ella ha la cittadinanza americana e, nonostante i soliti intervalli, dopo brevi assenze, potrà rimanere in India per dieci anni. Il 30 gennaio 2001, la Comunità si riunisce e  Sr. M. Gesulmina viene presentata Superiora e Formatrice della comunità di Cochin. La nuova Superiora trova, nella comunità, una verdeggiante, abbondante messe da coltivare: 11 Suore Juniores, 13 Aspiranti, 10 Postulanti, 6 Novizie;  varie attività apostoliche… e tante opere e progetti previsti in altri distretti, in altre Diocesi, anche se ancora nel Kerala. 

L’anno 2001 è anche l’anno delle grandi celebrazioni, il 150° anniversario della nascita del Padre Fondatore e  l’ accoglienza della Reliquia del suo cuore che sarà  all’inizio del 2002, dopo un anno di intensa preparazione spirituale e organizzativa. Il 28 Marzo 2001 un nuovo arrivo nella Comunità di Cochin: Sr. M. Virginia Palmones con il compito di collaboratrice nella formazione delle Novizie.

 Il 18 settembre 2001 l’Istituto è riconosciuto giuridicamente come “Trust” con il nome: “Congregation of the Daugthers of Divine Zeal”, registrato al Sub Registrar’s Office di Thrikkakara. Un riconoscimento molto importante per il nostro Istituto, perché da quel momento la presenza delle Figlie del Divino Zelo in India è ufficiale e, nel nome dell’Istituto, si possono compiere atti legali giuridicamente validi. Suor M. Sheeba  Adappilly Thomas sarà la Rappresentate legale!

Il 12 agosto 2002  Sr. M. Virginia Palmones ritorna a Roma. Sr. M. Gesulmina Micali è l’unica suora non indiana, con cittadinanza americana, che rimane in India. Ella è ancora la Superiora nella Comunità di Cochin, ma tutti i vari compiti, dai più ordinari, a quelli di responsabilità, anche civili, sono svolti dalle consorelle del luogo. Inoltre le giovani Suore seguono corsi universitari anche a livello di specializzazioni. Poco per volta, le Suore autoctone vengono avviate ad assumere le responsabilità della Missione e delle Opere del Rogate … con la presenza  materna di Sr. M. Gesulmina che accompagna e coinvolge le giovani Sorelle nelle scelte e decisione da prendere con ponderatezza, buon senso e,  a volte anche con  determinazione.

Il 6 maggio 2003 si inaugura la nuova casa a Edavanakad, dipendente dalla sede di Cochin; l’anno dopo, iniziano i lavori di costruzione per Scuola materna, un’opera scolastica necessaria, oggi in pieno sviluppo perchè di lingua inglese. Con i lavori in fase di ultimazione a Sambaloor e con la previsione di un’ apertura a Vellarada, la Madre Generale e il Suo Consiglio costituisce  la  “Zona Indiana”. Nello stesso tempo viene letto il Decreto di Nomina di Madre M. Gesulmina Micali quale Delegata Personale della Madre Generale per la Zona Indiana. E’ un ulteriore segno di crescita.  

           Il 12 aprile 2004 si apre la comunità a Vellarada, distretto di Kiliyoor. Di quegli inizi colpiscono le testimonianze delle consorelle. “Avevamo portato con noi un po’ di cose:  vitto, piatti … Nella casa non c’era niente, ma in pochi minuti gli abitanti del luogo hanno procurato tutto: letti, tavolo, sedie, acqua…tutto preso dalle loro povere case! Abbiamo sperimentato e ricordato quando il Padre Fondatore mandava le sue Suore per le missioni senza niente, come poverelle in mezzo ai poverelli.  Stare in terra di missione è tutto nuovo e diverso e, anche se siamo nella stessa Regione, in Kerala, è tutto da imparare.  La gente è povera, ma nella loro povertà ci offrono ciò che hanno, ci vogliono tanto bene!”. E ancora: “Oltre alla Scuola ogni giorno abbiamo l’incontro di preghiera nelle famiglie, visitiamo i malati e preghiamo con loro. Visitiamo le famiglie; partecipiamo all’incontro delle diverse associazioni e le mamme portano i bambini e i grandi a pregare; le giovani donne trovano un punto di appoggio spirituale da noi.  Al vedere tutto questo viene spontaneo fare il confronto con altre comunità dove in genere la gente viene per chiedere aiuto materiale, ma qui c’è qualcosa di diverso, ciò che chiedono è che dobbiamo essere “persone di preghiera”.

Il 4 luglio 2005, le Novizie con la Madre Maestra, Sr. M. Barbara, e Sr. M. Philomena Mini, si trasferiscono a Sambaloor, dove finalmente   tutto è pronto  per la nuova sede del Noviziato. Il 5 Luglio 2005 avviene la  Benedizione e l’inaugurazione del Noviziato “Villa Nazarena ”.

In queste nuove aperture il giorno memorabile resta, sempre e per tutte, l’arrivo nella comunità di Gesù sacramentato in maniera stabile, in continuità con gli inizi carismatici ad Avignone. Questo è un segno di garanzia che la crescita sta avvenendo secondo la fisionomia spirituale della Congregazione.

L’anno dopo, nel mese di maggio, la Madre generale effettua la Visita canonica ed erige canonicamente le 3 nuove case; inoltre, nomina 4 Superiore locali indiane, che per la prima volta assumono la responsabilità  delle comunità.  E’ un momento molto importante poiché da ora in avanti, nelle Comunità, nella formazione e in tutte le attività sono impegnate solo Suore indigene. Rimane  ancora la  presenza di Madre M. Gesulmina Micali, quale Delegata personale della Madre Generale, per un necessario coordinamento.

1 Giugno 2007, a Sambaloor, si apre una Casa di accoglienza per minori:  sono otto bambini e bambine dai  dai 7 ai 10 anni. E’ un avvenimento significativo, sia per il giorno in cui si fa memoria del Padre Fondatore, e sia per l’anno in corso in cui celebriamo il 125° delle Opere socio-educative. Lo stesso anno, il 1° settembre 2007, a Vellarada si inaugura la Casa “St. Hannibal’s  Rogate Bhavan”, per accogliere le bambine con disagio familiare.

Nell’anno 2009, la Madre Generale, Madre M. Diodata Guerrera, designa le Consigliere generali come responsabili delle Zone; Suor Rosa Graziano è Delegata per l’India. Il 31 maggio alla Casa Madre di Cochin da tutte le comunità arrivano le Suore,  le Novizie e le bambine  della Casa di accoglienza per esprimere sentimenti di gratitudine a Sr. M. Gesulmina, che ritorna  in Italia dopo dieci anni di servizio compiuto in India, con tanto amore e piena dedizione. L’emozione di tutte è grande; il giorno dopo, 1 Giugno, diverse consorelle l’accompagnano all’aeroporto, mentre continuano ad esprimerle ancora, a nome di tutte, grande  riconoscenza e  fraterno affetto.  

 

 

Sviluppo missionario

Siamo quasi alla vigilia del X Capitolo generale, si prospetta l’apertura di una casa, nel West Bengala, al nord dell’India, presso i Padri Carmelitani.  E’ la prima missione fuori dal Kerala che le sorelle indiane abbracciano volentieri. Il  31 dicembre, nel pomeriggio arrivano, a Cochin, tutte le Suore della Zona e alle ore 16,00, dopo la celebrazione dei Vespri e un momento di adorazione, Suor Rosa Graziano consegna la Bibbia e il Crocifisso alle Sorelle che andranno nella nuova missione.

Lo sviluppo missionario continua nell’anno 2013: invitate dal Vescovo di Gwalior, il 15 giugno si decide di accettare una missione in terra prevalentemente indu, al servizio della Scuola diocesana di Badarwas, e della Parrocchia, formata da una minoranza cattolica. La missione è impegnativa per le difficili situazioni climatiche  e per la prudenza che la missione richiede al fine di non urtare la sensibilità della gente indu. Ma è l’ideale per portare il Rogate anche in questa terra al centro dell’India.                                                                                                                                                                                                                                                  

Il 15 agosto, su richiesta del Vescovo, inizia una nuova presenza a Trivandrum, città in espansione, presso la Parrocchia di S. Sebastiano. Con la presenza pastorale e il servizio educativo della Scuola si cerca di coltivare e rinforzare la comunità cattolica che rischia di sperdersi nell’anonimato del grande centro urbano.

 

Conclusione

Carissime Sorelle, il lungo e intenso cammino di 25 anni di presenza della Congregazione in India ci riempie di stupore per l’intensità dell’esperienza e per la crescita, a tutti i livelli. Vengono spontanee, a proposito, alcune considerazioni: l’Opera del Rogate in India ha avuto un cammino faticoso, ma non ci sono state né incertezze, né ritardi nelle vari fasi di sviluppo, grazie ai passi decisi delle prime consorelle che, forti nello spirito di Fede, e mosse da  santo Zelo nel tenere viva la fiamma del Rogate, si sono lanciate con generosa abnegazione, sfidando ogni possibile pretesto di sconforto per difficoltà di lingua, cultura, clima  e quat’altro.

I Confratelli Rogazionisti, giunti in India prima di noi e che, fin dall’inizio hanno vivamente desiderato la nostra presenza nel grande  e misterioso continente indiano, ci hanno accolto  da veri Fratelli, nello spirito del Padre Fondatore e ci hanno aiutato ad inserirci.

 La presenza dei Rogazionisti e delle Figlie del Divino Zelo fin dall’inizio ha offerto sempre una bellissima testimonianza di Famiglia Religiosa che condivide lo stesso carisma. Una testimonianza costante e duratura di collaborazione, incoraggiamento e aiuto reciproco, in tutto ciò che riguarda programmazione e attività di comune interesse. Questa testimonianza ha conquistato anche lo sguardo attento e benevolo della Chiesa locale nei confronti delle nostre Opere e dei nostri Istituti.

Altro aspetto forte della crescita dell’Opera è stato ed è il DONO dei Buoni Operai della Messe: le Vocazioni per l’Istituto.  L’ impegno dell’Apostolato vocazionale è stato costante e ben pianificato. Le giovani Suore, con grandi sacrifici, non hanno mai tralasciato di organizzare i Campi Scuola Vocazionali; non una sola volta l’anno, ma anche più volte, se ne veniva percepita la necessità. All’apostolato vocazionale è stato dato sempre  priorità e importanza per la vita e le opere del Rogate. In questo venivano coinvolte anche le aspiranti e le postulanti e così l’esperienza apostolica si incarnava nello spirito e nel cuore delle future Figlie del Divino Zelo.

Oggi sono 68 le sorelle di nazionalità indiana, operanti in India, in Italia, negli Stati Uniti. Le sfide da affrontare sono tante: superare la flessione vocazionale in atto, continuare l’inculturazione del carisma in una realtà in evoluzione e sviluppo, soprattutto nel Kerala, crescere nell’identità di Figlie del Divino Zelo e nell’appartenenza all’Istituto, con cuore missionario, disponibili ad operare ovunque ci sia bisogno di buoni operai.

 Il 1° marzo 2014, sarò  a Cochin per concludere l’anno di ringraziamento al Signore per i 25 anni di presenza della Congregazione in India; in quel giorno invito tutte le Comunità a innalzare un canto di lode e di ringraziamento al Signore per le meraviglie da Lui compiute in questi anni e per implorare rinnovate grazie e benedizioni per le nostre Comunità in India, per la Chiesa indiana e per tutto l’Istituto.   (Circolare n. 41/2014 della Madre Generale)

 

 

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