Progetto - CENTRO DIURNO PER BAMBINI E ADOLESCENTI

Apostolato

serve al doposcuola e al recupero scolastico


 Arrivo delle Figlie del Divino in Messico

Bienvenidas a Guadalajara! Anno 2001, 15° anniversario della nascita del Padre Fondatore Annibale Maria Di Francia. Questo è stato il modo con cui noi, sue Figlie, abbiamo celebrato questa grande festa aprendo un nuovo fronte missionario in Messico.

 

Presenza delle Figlie del Divino Zelo in Messico

La nuova casa

Progetto Centro Diurno "Sant'Annibale"

Contesto Sociale

Obiettivi del progetto

Materiale

Per informazioni rivolgersi

  

Il nostro Bairro

      San Pedroo Tlaquepaque, anche conosciuta come Tlaquepaque o semplicemente San Pedro, è una suddivisione della città di Guadalajara, nello stato di Jalisco- Messico. Nel 2005 questo sobborgo contava 542,051 abitanti, con un’area di 270.88 km2.

      Il nome Tlaquepaque deriva dal Nahual e significa "luogo tra le terre". È un borgo molto pittoresco, con una piazza detta El Pariàn ed il Giardino di Hidalgo. Completano il luogo anche le 2 chiese antiche: il Santuario di Nostra Signora della Soledad e San Pedro con il mercato Benito Juarez, caratteristico anche per il grande numero di officine artigianali di ceramica, dove si rappresentano i tipici personaggi messicani, più le parrocchie di Santa Sofia e Sant'Alfonso.

 

Notizie dal Diario di Fondazione

      Nell'atterrare in terra messicani la brezza guadalupana ci ha salutato con la sua dolce solita carezza primaverile, anche se qui per i nativi è ancora inverno. Il nostro arrivo è stato il giorno 11 gennaio del 2001 verso le ore 17.00. Con Suor Lucy Cassarino, Delegata per la zona Nord-americana (Stati Uniti e Messico) siamo arrivate noi, le tre prime: Suor M. Eudosia Saieva, Suor Maria Bang e Suor M. Elena. Un gruppo di parrocchiani, con a capo il Parroco Padre Gildardo Partida Nuñez e il diacono Francisco Javier Gonzalez, sono venuti a prelevarci all'aeroporto con un poster scritto dandoci il benvenuto.

      "Eravamo più confuse che persuase. Tutto era nuovo per noi, in particolar modo le persone, però, con nostro grande meraviglia, ci hanno fatto sentire o nostro agio, per la loro accoglienza affettuosa. Tutti si sono offerti per prendere le nostre valigie e metterle nelle diverse macchine. Alla sera dell'arrivo siamo state invitate dalla famiglia Moria e Ventura Gonzalez per lo cena, è il primo assaggio dei cibo messicano, insomma prevale anche qui il piccante".

 

Visita al Cardinale

Il giorno 22 gennaio, tutte e tre siamo andate dal Cardinale Juan Sandoval Ińiguez per presentarci e salutare

      Suor Eudosia lo ha informato del nostro arrivo e presentato la nuova comunità delle Figlie del Divino Zelo in Guadalajara. Egli si è mostrato contento di averci nella sua arcidiocesi e fra l'altro ci ha promesso di aiutarci per il visto permanente. Abbiamo presentato anche la lettera-domanda per avere Gesù Sacramentato nella nostra cappellina. Si è anche approfittato per iscriverci, ossia fare la registrazione come comunità esistente nell'Arcidiocesi".

 

Prima Messa in Parrocchia

Cristo – Rogate... in terra messicana: “Signore, io non so parlare...” “Non temere, io sono con te...”

      “Erano le frasi della prima lettura di oggi, 14 gennaio 2001, dal libro del profeta Geremia. frasi che ci hanno aiutato a partecipare al Sacrificio Eucaristico con animo pieno di coraggio e fiducia nel portare con gioia il Rogate in questa terra di missione".

      Ci sono stati due momenti di accoglienza nella Parrocchia di Sant'Alfonso di Liguori.

La Celebrazione Eucaristica della mattina è stata animata e partecipata dai Catechisti, che sono circa 40, con gli alunni del catechismo, che sono circa 800.

“Nel viso dei bambini, dei ragazzi con i loro parenti e catechisti traspariva la gioia della nostra presenza tanto attesa. Prima del saluto finale, insieme con i catechisti, siamo andate noi tre suore vicino all'altare per leggere l’Impegno Catechetico davanti all'Assemblea Parrocchiale che era formata da 2000 persone. Questo impegno ci porta ad essere coscienti della nostra azione pastorale e catechetica”.

      Quanto è terminata la Santa Messa, l'assemblea ci ha proprio circondato per salutarci, tutti

volevano arrivare a noi, piccoli e grandi.  È stato un saluto caldissimo nel modo messicano. Tutti si sono offerti di aiutarci in tutto per ciò di cui avremmo avuto bisogno, dimostrandoci tanto affetto. Veramente ci sentiamo benvolute dalla Comunità Parrocchiale e anche dei vicini di casa, che come tante volte ci han detto, si ritengono fortunati di averci tra loro.

      Alle ore 7.00 di sera, dello stesso giorno, siamo state invitate dal Parroco Padre Gilardo Partida alla partecipazione della Santa Messa parrocchiale, chiamata "MISA MAYOR", per una seconda presentazione ufficiale, che è stata solennissima, iniziando con il suono delle campane a festa ed entrando dal fondo della Chiesa con i chierichetti e i Celebranti in processione e con la presentazione dei nostri nomi.

 

La nuova Casa

Nel 2006, ringraziando il Signore, dopo tante fatiche e due cambi di case in affitto, inauguriamo la nuova casa "San Anibal” ubicata nella zona di Tlaquepaque, sempre in Guadalajara, con la presenza della nostra carissima Madre Generale Madre Diodata Guerrera e della Consigliera Suor Rosa Graziano.

      Tutto nuovo. C'è stato un cambio di ambiente, di Parrocchia, di gente.

Si è continuato a lavorare nella Pastorale Vocazionale in varie Diocesi. Essendo la casa più grande e accogliente, abbiamo anche qui iniziato con degli incontri mensili con ragazze.

      Accogliamo gruppi della nostra Parrocchia per degli incontri e ritiri e persone che hanno bisogno di orientamenti e tante volte con problemi forti.

Nella nuova Parrocchia di Santa Sofia, dove attualmente stiamo lavorando, abbiamo avuto un'accoglienza straordinaria da parte del Parroco Padre José de Jesus Arizaga, come anche dalla gente.

      Lavoriamo con i vari gruppi: Ministri, Liturgia, Infermi, portando loro la Comunione e dando loro un aiuto morale per la loro malattia, però in modo speciale lavoriamo con i poveri del gruppo di Càritas. Fra non molto s’inizierà l'evangelizzazione personalizzata con le famiglie.

      Abbiamo formato il gruppo di "Union de Oración por las Vocaciones" e con il loro aiuto siamo andate in zone povere un pò fuori di Guadalajara, portando viveri e indumenti. Anche se é una grande città, ci sono attorno e anche vicino a noi tante povertà, non solo economiche ma anche morali. Abbiamo diffuso la conoscenza del nostro Padre Fondatore come anche della Madre Nazarena, tanto che al nascere ad una famiglia una bambina, le hanno messo il nome di Majone.

      Adesso, precisamente nell'anno in corso, abbiamo puntato in un progetto per aiutare i bambini e ragazze disagiati nel doposcuola, come anche promozione umana per i genitori e ragazze-madri che qui in Mexico sono numerosissime.

 

 

PROGETTO CENTRO DIURNO "Sant'Annibale"

Tlaquepaque = Guadalajara Messico

Spazio di accoglienza e di aggregazione per minori a disagio

Attività: doposcuola, recupero scolastico,

Finanziamento richiesto:   € 25.000,00

 

Contesto sociale:

Gran parte della popolazione, so­prattutto quella della cintura periferica di Guadalajara e Tlaquepaque, vive in una condizione di marginalità e di povertà, con un reddito di sostentamento che spesso è inferiore ai 250 dollari al mese.

La povertà della popolazione indi­gena è rimasta inalterata negli ultimi anni; proveniente dalle aree rurali in una mi­grazione mirata alla ricerca di un lavoro per un reddito di sostentamento, ri­mane di fatto emarginata.

Molte donne indigene vivono il dramma della prostituzione, costrette fin dalla più giovane età nella devianza e nei giri perversi del mercato sessuale per mantenere una misera condizione di so­pravvivenza.

 

Alcuni indicatori sulla popolazione indigena

v    Ogni 100 indigeni che lavorano in Messico, 25 non ricevono nessun sa­lario e 56 hanno entrate inferiori a 250 dollari al mese

v    Tra la popolazione indigena di almeno 15 anni, il 25% non sa né leggere né scrivere; una percentuale che sale al 32% per le donne

v    Il 39% degli indigeni dai 5 ai 24 anni non va a scuola ed il maggiore svan­taggio è per la popolazione femminile, poiché quasi 42 donne su 100 sono escluse dal sistema educativo

v    Quasi la metà della popolazione indi­gena vive in case con pavimenti di terra, e nove su dieci non hanno una stanza adibita completamente a cucina; nel 40% di queste abitazioni manca l'acqua potabile

v    Nelle zone indigene la speranza di vita è di 64 anni e la mortalità infantile è di 41 ogni mille nati vivi; in quelle non indigene si vive in media 68 anni e si registrano 24 morti ogni mille nascite.

 

La presenza delle Figlie del Divino Zelo:

Le Suore Figlie del Divino Zelo, con il sostegno di alcuni operatori volontari parrocchiali cercano di avviare molti bambini e ragazzi nell'inserimento scolastico dell'asilo e delle elementari nelle scuole pubbliche della città, fornendo loro gli accessori scolastici necessari e potenziando i sussidi didattici, allargando Il raggio dell'azione caritativa in questo quartiere periferico della cintura extraurbana di Guadalajara.

In questi otto anni, la missione delle suore ha inoltre cercato di colmare le carenze scolastiche dei bambini e dei ragazzi più grandi con l'avvio di corsi di recupero di alcune materie, gestiti dal personale volontario negli stessi locali della casa religiosa.

Il supporto all'alfabetizzazione di base è diventato anche un'opportunità di sostegno psicopedagogico attento alla riduzione di tutti quei fenomeni di aggressività.

Attività ludiche di gruppo, gare sportive, semplici iniziative culturali completano un insieme di attività rivolte ai più piccoli, al recupero dei bambini e dei ragazzi d'ambo i sessi in età di scuola primaria, provenienti da situazioni di grave indigenza e di vulnerabilità.

In questi ultimi anni, le Suore Figlie del Divino Zelo hanno riscontrato come nell'area di Tlaquepaque, si sia consolidata la presenza di interi nuclei familiari poverissimi, provenienti dal centro sud dello Stato di Jalisco e da altre aree, attirati dal miraggio di una migrazione sia verso i grandi centri urbani del Messico, che in quelli della confinante California, sia quelli che ritornano senza lavoro dagli Stati Uniti.

La stessa popolazione messicana rivela talvolta una forte diffidenza verso questa immigrazione, soprattutto indigena.

Un gran numero di bambini e di ragazzi, molti dei quali di origine indigena, impossibilitati ad inserirsi nell'ambito sco­lastico per le particolari condizioni di vul­nerabilità sociale e per i pregiudizi nei loro confronti, rimangono esclusi dall'unica opportunità per intraprendere un cam­mino di crescita positivo e costruttivo.

 

 

A. Obiettivi del progetto

Favorire il recupero e l'accesso alla scolarizzazione di base, nelle scuole materne ed elementari pubbliche del contesto di riferimento di Tlaquepaque, per 100 bambini e ragazzi poveri d'ambo i sessi, compresi nella fascia d'età trai 3 e i 12 anni.

Favorire il superamento della diffi­denza e della discriminazione nei con­fronti dei bambini e dei ragazzi provenienti dai nuclei familiari "indigeni".

Sviluppare e potenziare le attività giornaliere di sostegno scolastico e le at­tività integrative nel "doposcuola".

 

B. Risultati attesi

v    Lintegrazione scolastica materna e primaria per un numero complessivo di 100 unità

v    Linserimento scolare nei tempi naturali

v    La valorizzazione degli aspetti interculturali e dell'educazione alla pace

 

C. Risultati indiretti

Il beneficio dell'inizia­tiva progettuale in fa­vore dell'integrazione scolastica materna e pri­maria per i bambini ed i ragazzi di Tlaquepaque, avrà una ricaduta posi­tiva sia sui nuclei familiari di appartenenza che sull'intero contesto di ri­ferimento, per un ef­fetto        moltiplicatore esponenziale di grande interesse dei risultati previsti.

Lo stesso contesto sociale di Tlaquepaque potrà avvalersi dei risultati indiretti dell'iniziativa, mirata comunque a contrastare la povertà nelle sue conseguenze più devastanti, partendo proprio dal sensibile contenimento della devianza e della marginalità minorile.

Per la realizzazione degli obiettivi pre-fissati, si deve costruire uno spazio polivalente per il doposcuola che servirà anche come luogo di riunione e attività ludiche.

 

Materiale:

v    50 sedie e tavolini

v    Libri di narrativa, storia e geografia per l'allestimento di una piccola bi-blioteca

v    Una scaffalatura in legno

v    Attrezzatura sportiva: palloni da calcio, calcetto, pallavolo, basket

v    Strumenti musicali

v    Computer e attrezzature video

 

 

Per informazioni rivolgersi a:

Casa Generalizia F.D.Z., Settore Missionario

Circonvallazione Appia, 144 – 00179 Roma

Tel.: 06.7810239  - c.c.p. 45102001

e-mail: operemissionarie@figliedivinozelo.it

www.figliedivinozelo.it

 

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