Messina - 60° di Professione Religiosa

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ottobre 2008



Il 12 Ottobre la Comunità della Casa Madre di Messina ha lodato il Signore per il grande dono della vocazione e della fedeltà di Sr M. Luigina Marchese e di Sr Bernardetta Conti. Durante la celebrazione Eucaristica insieme a loro si è ringraziato il Signore per i loro sessanta anni  vissuti nella donazione al Signore nella Sua Messe. A loro auguriamo tanta gioia, pace e riconoscenza  nella continua fedeltà al Carisma consegnatoci dal Padrone della messe: “Rogate ergo Dominum Messis ut mittat operarios in messem Suam” e riportiamo di seguito la riflessione delle due consorelle.

 


Suor M. Bernardetta e Suor M. Luigina con le suore e postulanti


 

“Renderò grazie al Signore con tutto il cuore.” (Sl.110)

 

Eravamo ventisette le novizie che, nella mattinata del 7 Ottobre 1948, ci siamo presentate all’altare, nella nostra Chiesa di Roma, per emettere la Professione Religiosa tra le Figlie del Divino Zelo.

Ventisette giovani in trepida e commossa attesa di pronunciare il loro primo “SI”. Il primo? Ognuna avanzava dando la mano a Maria la Vergine che aveva pronunziato il suo “Fiat” senza scadenze ma rinnovato e rigenerato ogni istante dall’amore del suo Gesù, sino al “Fiat” supremo.

Nel trattenimento pomeridiano mi hanno fatto cantare delle strofe di cui mi ricordo solo il ritornello. Sia alle parole come alla musica, ci ha pensato, parafrasando un pensiero di Santa Teresa del Bambino Gesù, la fantasia feconda e fervorosa di Suor M. Imelda:

“Per l’amor tuo Signore - tutta la vita ho data

              ho dato l’avvenir. - E agli occhi degli umani

              Rosa discolorata - voglio per te morir.

              Oh giubilo del cor!”

Queste parole hanno trovato una sintonia profonda nell’animo di ognuna che pensava di donarsi senza misura in segno dell’amore incontenibile del suo cuore e si proiettava in un avvenire ricco di risposte generose, sognando stuoli numerosi di vocazioni sante di cui il Padre Annibale era il prototipo e l’intercessore presso Dio.

Ora, dopo sessant’anni, il “giubilo del cor” trova una risonanza profonda e riconoscente perché nessuna, chiamata a stare con Lui, è venuta meno al primo “Si” pronunciato con tanto fervore. Sedici, quali vergini sagge, sono già entrate a far festa nelle nozze eterne col nostro Re e Signore. Undici ci ripresentiamo, accompagnate sempre da Maria, davanti all’altare di Dio perché rinnovi la nostra giovinezza nel fervore della vita riconoscente per la immensità di grazie ricevute e la vigilanza amorosa e costante nell’attesa che le ventisette ci ricomponiamo in comunità di gioia eterna assieme alla Madre M. Nazarena e a Padre Annibale.                                                   

 Suor M. Bernardetta Conti e Suor M. Luigina Marchese

 

Grazie, Signore, per il tuo immenso amore.

 

            Ci hai amato fin “dal seno materno”; ci hai rigenerate alla “fonte” e siamo state sempre per te figlie predilette.

Hai preparato per noi un nido caldo di affetto e di vita interamente votata al tuo amore e al compimento della tua volontà.

Benedici le nostre famiglie e dà ai nostri genitori una ricompensa eterna nella tua dimora di luce e di gioia.

Anche a noi, come già a Giovanni sotto la croce, hai dato per madre MARIA che, amorevolmente, ci ha tenute per mano e, malgrado alcune nostre reticenze, ci ha condotte sempre sul sentiero che porta a te.

Ci hai chiamate a zelare la gloria del tuo santo Nome sulle orme di Padre Annibale, di Madre M. Nazarena e di tanti consorelle e confratelli perché spendessimo la nostra vita per la Chiesa, per il mondo intero, per le nostre Famiglie Religiose affinché non manchino, da te ispirati, gli operatori che collaborano a condurre le anime nei granai del cielo. Così il “ROGATE” è divenuto l’emblema, lo scopo, il movente del nostro vivere e operare.

Tante volte, donandoci il tuo largo perdono, ci hai sempre accompagnate con la tua divina misericordia e, nei momenti di sconforto, di stanchezza, di esitazione nell’affrontare un gravoso impegno, ci hai condotte in “pascoli erbosi e, riposate, ci hai guidate per il giusto cammino”.

 

            Ora, dopo sessant’anni, tu continui a “darci sicurezza perché tu sei con noi e ci dai la consapevolezza che la fedeltà al carisma è la migliore testimonianza della vocazione perché altri possano seguire il cammino che, con premura amorosa, tu tracci per ognuno.

Non avrebbe fine la nostra preghiera se riandassimo a tutti i segni squisiti di amore che tu ci hai elargito: deponiamo la nostra riconoscente meraviglia nel tuo cuore di Padre!

            Ci arride il pensiero che, malgrado le nostre precarietà, “felicità e grazia ci saranno compagne tutti i giorni della nostra vita e abiteremo nella casa del Signore per lunghissimi anni”!

“Grazie, Signore, per il tuo immenso amore”!

“Renderò grazie al Signore con tutto il cuore !!!”

 

Suor M. Luigina Marchese

 


 

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